domenica 8 novembre 2009

Una storia triste

Scrivo una storia triste, e mi farà piacere se avrete il tempo e la voglia di leggerla.
Scrivo la storia di due ragazzi, che per semplicità chiamerò E, il ragazzo, e V, la ragazza.
Due ragazzi che si son piaciuti, che si son voluti bene, e che sono stati assieme. Naturale, se uno piace all’altro e viceversa..!
Sembrava una bella cosa, all’inizio. Non per gli altri, ma per loro. Erano già stati assieme, ma era finita male. Forse era iniziata col piede sbagliato, alcune cose non erano state messe in chiaro anzi, tenute oscure, e questo aveva facilitato la fine, brutta e poco gentile della loro prima storia. E non venne mai lasciato che a parole scritte dietro un telefono, lo schermo di un pc, null’altro. E non fece nulla di male per ricevere tutto ciò, e ci stette molto male. Vedeva V che sembrava fregarsene di tutto ciò, del suo star male, del dolore che lui provava per non aver più al suo fianco la ragazza a cui teneva, e per esser trattato male dalla ragazza a cui teneva.
Ma la pietà non esisteva, tantomeno in V, e nulla si sistemò. Fu un periodo duro per E, che grazie agli amici, grazie ad alcune persone in particolare, si rimise in piedi, e tornò da un bel viaggio fresco come una rosa.
Pronto a ricadere nella trappola della stessa ragazza che lo aveva già fatto soffrire più volte.
V disse a suo tempo che non sarebbe MAI tornata da E. Invece V venne meno alla sua stessa parola, come E avrebbe poi avuto modo di constatare spesso, e tornò da lui. Non si sa perché. Gli disse che gli voleva bene, che l’altra volta aveva sbagliato, che stavolta era convinta dei suoi sentimenti, che era la volta giusta. Non si sa perché ma E, forse troppo buono, forse troppo ingenuo ditelo voi, accondiscese a tornare con V.
Parole di V, “sto davvero bene con te”. Le solite frasi di rito forse. Mi sa che era proprio così. I due ripresero una storia che si era interrotta malamente qualche mese prima, ma che era destinata a non aver mai un lieto fine. Anche se all’inizio le cose sembravano girare per il verso giusto, c’era più tranquillità, c’era più pace. Ma era una calma apparente. La quiete, non dopo, ma prima della tempesta.
Sapete, dicono che “il lupo perde il pelo ma non il vizio”. E’ proprio così. Passano appena un paio di settimane e già qualcosa si incrina. Quando i sentimenti non sono sinceri, lo si nota subito. Quando una persona mente, prima o poi, viene scoperta.
Non vi sto a raccontare tutte le vicissitudini da loro vissute, vi dico solo alcune cose che magari vi toccheranno di più. E era secondo allo sport di V, E non doveva farsi vedere troppo a casa di V, E insomma era costretto a non vedere spesso la sua ragazza. Non un “grazie” V disse di persona ad E, né per i pensieri che lui le dedicava, né per le cose che lui faceva per amor suo. Mai un “ti voglio bene” V disse guardando negli occhi E, mai. Eppure erano insieme, eppure lei aveva detto più volte quanto bene volesse al suo ragazzo. Sì, con un sms al cellulare.
Arrivarono però, con alti e bassi, a due mesi. Quella sera poteva esser speciale per loro, un sabato. Si vedevano poco, chissà se perché V non volesse vedere E, pur molto propositivo, o perché effettivamente V fosse sommersa di impegni. Ma nemmeno nel giorno in cui facevano due mesi erano destinati a passare una bella serata assieme. Era via lei, da un’amica. Per il suo ragazzo, era da un’amica. In realtà, era ad una festa. E i nodi si sa, vengono sempre al pettine prima o poi.
E non poteva più tollerare di essere insieme ad una ragazza che non gli dimostrava il bene che eppure diceva tanto (al cellulare ricordate?) di volergli. Non tollerava più di stare insieme ad una ragazza che non voleva vederlo, e che quando lo vedeva spesso lo trattava male.
Sapete com’è finita la storia? E’ finita con E che ha dovuto strappare con forza 2 minuti del preziosissimo tempo di V per dirle tutti i suoi sentimenti, che da amore e gentilezza erano diventati di ira e disprezzo. Si perché non so voi, ma io che scrivo, per una persona che si comporta così con una creatura che ha un’anima e un cuore posso provare solo che disprezzo. E parlò a V, citando un celebre film di un pugile, con gli “occhi della tigre”. Non poteva essere altrimenti. Anche i più buoni, a volte tirano fuori delle parole e dei comportamenti che non sono loro. E lasciò V. Lei forse l’avrebbe lasciato come l’altra volta, ricordate? Senza proferire una parola in faccia ad E, non ne ha il coraggio. L’avrebbe lasciato dicendogli di non rompere più, con un messaggio al cellulare. Non ha il coraggio di guardare una persona negli occhi.
E la ciliegina sulla torta.. sapete il perché di tutto ciò? Perché il lettore può dire tutte le sue opinioni su ciò che ha letto, quando magari si interroga ancora sul motivo che ha spinto V a far tutto ciò. Una spiegazione plausibile è il fatto che i suoi sentimenti magari erano una mezza verità. Dunque l’altra mezza, una grossa stronzata. E non si può iniziare una storia col piede giusto avendo dei mezzi sentimenti.
L’altra spiegazione.. aprite bene le orecchie.. “da una settimana sento che mi piace un altro”, dice V.. Io non aggiungo altro, rischierei di essere parziale a favore di E. Lascio a voi, a chi ha un cervello, e a chi ha un cuore, trarre se necessario alcune conclusioni. Credo solo che quando una persona dice di voler bene ad un ragazzo, di certo non si lascia infatuare dal primo venuto, e nemmeno dal secondo.
Scrivevo poco sopra: “Gli disse che gli voleva bene, che l’altra volta aveva sbagliato, che stavolta era convinta dei suoi sentimenti, che era la volta giusta”. Erano parole di V. Quante stronzate! Le ennesime parole dette al vento. Le ennesime parole che non ha mantenuto. L’ennesima volta in cui ha fatto soffrire un ragazzo che, come è E, non troverà mai più.

Grazie per aver letto questa storia, i miei saluti!
Uno che conosce “piuttosto bene” i fatti

domenica 1 novembre 2009

Sorpresaaaa!

Ciao a tutti!!

Sono tornato!! Do dove mi direte voi?! Bè da nessuna parte in particolare.. da quel lontano aprile di questo stesso anno ho avuto ancora occasione di muovermi, son stato in diverse zone montuose d'Italia, son stato in Canada, ma ho deciso che non era opportuno aggiornare un blog per scrivere di queste gitarelle..! :)
D'altronde, non avevo alcun tipo di Majinbuick, alcun rally da fare, alcune avventure degne di nota da scrivere (anche se vedere orsi, alci e coyote non è cosa proprio quotidiana..!)

Ho deciso di tornare col nobile scopo, inutile forse ai più, di scrivere alcune cose che mi capitano nelle mie giornate. In questo periodo difficile, dal punto di vista sentimentale perlopiù, ma anche dal punto di vista sociale (quando cazzo riuscirò a fare una serata tra amici di quelle serie, fatte ben?!), sento il bisogno di parlare a qualcuno.
Bel posto hai trovato brutto idiota, mi dirà il lettore. Qui tutti leggono tutto, e non sembra il caso di sbandierare le cose proprie. Ebbene, non farò nomi, voglio solo passare in genere quelle sensazioni che a volte provo, quelli stati d'animo che sento io ma che magari scopro essere comuni ad altri.
Chissà.

Forse nessuno leggerà queste parole. Forse dovrei andar via qualche altro mese per riportare un pò d'attenzione in questo blog. Forse scriverò solo per il gusto di scrivere e scaldarmi le dita delle mani durante l'inverno.

Intanto, io ci provo!