Eh, ormai ci siamo. Anche quest’anno, per la terza volta, si
parte per un’avventura in terra americana.
Non ho molto da dire stavolta, al contrario delle altre. Per
due cose:
La prima, ormai credo di essermici “abituato”. Abituarsi
allo straordinario, all’extra-ordinario, non e’ bello ma e’ bello allo stesso
tempo, e questa e’ un po’ una delle sensazioni che provo ora. Anzi ora che ci
penso abituarsi a sputtanarsi una marea di soldi ogni volta in realta’ NON e’
bello, rompe le palle! Ma cosa volete, spenderli cos’ e’ una delle gioie piu’
belle della vita per quanto mi riguarda!
La seconda cosa.. beh la seconda cosa e’ che non ho molto da
dire perche’ ormai sono scarico. Negli ultimi tempi ho fatto, detto e pensato
mille cose diverse fra loro. Ho conosciuto persone, visitato posti, visitato
persone, conosciuto culture, programmato viaggi, programmato vite future,
impegnato tempo e fatiche sopra carte, email o fuori a sudare per la fatica di
un allenamento. Sono scarico, ora, psicologicamente e fisicamente. Fisicamente
piu’ che scarico sono spaccato, ma quello e’ un altro discorso. Laggiu’ si
troveranno energie anche per scalare le montagne (piene di neve, peraltro).
Psicologicamente.. per chi ha avuto modo di star dietro alle mie ultime
vicissitudini, questo viaggio capita a fagiuolo (permettetemi la U in mezzo
alla parola). Dopo Belgrado, si, direi che ci voleva proprio. Son cose che non
passano proprio in un attimo, e sebbene ormai la cosa sia alle spalle, non c’e’
occasione migliore per dare un taglio al recente passato che un bel viaggio per
i cazzi propri. Ma non solo per quello, poi. Per tutto: per tutto cio’ a cui
sto pensando, cercando di indirizzare la mia vita dove credo vorrei realmente
andasse, per tutte le persone con cui sto cercando di tenermi in contatto, per
tutte le cose piu’ o meno astratte che ultimamente vorrei fare.. sono un po’
spirito libero ultimamente, e la cosa mi piace un sacco.
Ma tempo al tempo. Ora c’e’ qualcos’altro in vista.
Ora in vista ci sono le spiaggie piu’ belle del paese, i
boschi piu’ primordiali del paese, c’e’ “The Crown of the Continent”
addirittura, come chiamano Glacier. Ragazzi, se il meteo mi assiste (ultime,
maledette parole famose, lo so) sto andando in uno degli angoli piu’ belli d’America.
Un angolo un po’ grande a dire il vero eh, non sono io quello che si ferma 10
giorni a NY o LA, lo sapete. Un angolo meraviglioso. Io ormai, al solito, ho
gia’ la mappa tracciata nella mia mente. Ma come recita quel detto di Napoleone
che io cito sempre, “ogni piano e’ fatto per essere distrutto”, anche quest’anno
mi aspetto qualche manovra on-the-run. Ci sara’ una giornata di pioggia, un
posto talmente ammaliante, una persona talmente affabile che mi costringera’ a
variare i miei piani, lo so. Capita sempre cosi’. Ma io sono fiducioso. Sono
felice. Non vedo l’ora di vedere, esplorare, conoscere. E’ lo spirito con cui
parto verso ogni viaggio.
Non faro’ eccezione, stavolta.
Io parto solo ma felice, il mio cuore e’ sereno e il mio
spirito alto.
Manu, 16.05.2012