domenica 6 maggio 2012

Ti saluto, tristemente

"Talvolta e' meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
La consapevolezza che l'insuccesso sia comunque il frutto di un tentativo."

Queste parole hanno ispirato il mio ultimo saluto ad una persona a cui ho tenuto molto e che si e' ritagliata - in modo strano, inconsueto, travagliato - un posto speciale nel mio cuore.

Ti ho conosciuta a capodanno, in una piazza stracolma di gente dove il tuo volto risaltava fra tutti gli altri. Ci siamo voluti vedere la sera dopo in un freddo lungomare deserto, soli io e te. Siamo stati felici del poco tempo passato insieme, talmente felici che ci siamo fatti una promessa: ci saremmo rivisti presto.
Non in Italia, dove tu eri solo di passaggio, turista. Ma nel tuo paese, la Serbia.
Io non ci davo tanto peso, pensavo fosse un'avventura come tante altre, solo "un po'" piu' scomoda.
Son venuto a Belgrado solo, infreddolito, nel mezzo di una perturbazione nevosa come non se ne vedevano da decenni. Ho sfidato il freddo, il meteo, la lingua e la cultura di un paese a me sconosciuto e che molto a mio agio non mi metteva. Ho fatto questo ed altro, alla fin fine, per star con te qualche ora in 4 giorni.
Molti amici miei e tuoi, dissero che ero un pazzo -alcuni in senso buono, altri un po' meno.
Tornato a casa, non pensavo che a te, a rivederti, a riabbracciarti. Eri diventata qualcosa in piu' di un'avventura. Forse iniziavo a credere a qualcosa in piu'. E tu, non mi davi motivo di pensare diversamente. Credo iniziavamo a diventare complici in tutto cio'. Ci volevamo, ci cercavamo, con piu' o meno continuita'. Era bello vedere come tu mi facevi intendere i tuoi sentimenti. Era bello provare delle emozioni cosi' per una persona vista cosi' poco e cosi' lontana da me.
Ma nella vita non va mai come noi vorremmo andasse, ed anche tra noi c'era qualcosa.
Era il tuo ragazzo.
Mi avevi detto - all'inizio - che lo stavi lasciando, che non c'era piu' nulla. Lui continuava a cercarti e non ti mollava invece. Certe volte mi lasciavi un po' perplesso a riguardo, ma io ti davo fiducia.
Tornavo a Belgrado, una seconda volta, addirittura in macchina, facendo un sacco di chilometri in pochissimo tempo solo per rivederti. Io ormai volevo te e in te credevo.
Siamo stati benissimo in quel poco tempo assieme, una giornata. Camminavamo per Belgrado per mano e sembravamo la coppia piu' bella del mondo - senza megalomania. Eravamo entrambi felici e si vedeva nei nostri volti. Non era qualcosa da una scopata e via. No, non questa.
Quando ti ho lasciata in quel piccolo paese di campagna, dove abita tua nonna, non sapendo se ti avrei rivista quella sera o tra due o tre mesi, montavo in macchina col cuore pesante una tonnellata.
Arrivavo in appartamento, dove c'era il tuo fantasma, dove aleggiava ancora il tuo profumo, dove rivedevo attimi passati con te, non ce la facevo piu' e scoppiavo a piangere. Lacrime vere, di dolore.
Ti volevo sul serio.

Ma ora qualcosa era cambiato: eravamo insieme. Una cosa bellissima che mi faceva rientrare triste, sapendo che ti avrei rivista tra troppo tempo.
Ma eri la mia ragazza ora, ed eravamo entrambi felici.
Purtroppo, se c'e' una terza persona di mezzo, le cose non vanno mai bene. Pochi giorni dopo mi facevi intendere che lui era di nuovo li. Da allora, non mi rispondevi piu', ne' ai messaggi ne alle chiamate. Io ero distrutto, e arrabbiato. Perche' tutto cio', cosi' di colpo?

Il resto e' storia recente. Alla fine mi rispondevi, e..
..e mi dicevi tutto. Vorrei non aver mai letto cio' che mi hai scritto, sweety. Avrei piuttosto preferito sapere che eri una puttana qualunque e che mi avevi preso per il culo sin dall'inizio. Ci sarei rimasto meglio, avrei potuto arrabbiarmi con te e mandarti a cagare, chiudere il libro e riprendere la mia via.
No, tu mi hai detto delle cose tristissime.
La gelosia di un uomo ha rotto la nostra felicita'. La sua gelosia, la sua cultura marcia ti ha impedito di provare a staccarti da lui e ad essere felice come speravi con me.
Ora il tuo futuro sembra essere segnato, a quanto mi dici.
Ed io ripenso a tutta questa storia. A quanto bello avrebbe potuto essere tra noi. A quanto felici avremmo potuto essere. Poi ripenso a te, stretta nella sua morsa. E sono terribilmente triste.
Potrei fare di tutto per te, ma a cosa servirebbe? Con certa gente di mezzo, correrei solo il rischio di metterti in guai piu' seri.
Io ho le mani legate ora. Quello che potevo dirti - tante parole per stimolare il tuo coraggio - l'ho detto, ma non posso fare altro. Servirebbe solo un miracolo.

Sono a pezzi per com'e' finita. Credimi. Non ci avrei mai scommesso un euro. Ma in cuor mio resta, oltre al dolore ed alla tristezza di saperti infelice, una grande certezza:
Avevo trovato una persona meravigliosa. Mi hai detto che non volevi che io avessi problemi, che non ero la ragazza per te, che io meritavo il meglio dalla vita. Sei una persona meravigliosa.

Talvolta e' meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.

Addio mia bellissima ragazza,
sappi che contravverro' alle tue ultime parole.. NON TI DIMENTICHERO' MAI.

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