martedì 15 aprile 2014

Back into the wild

Quando mi sveglio alle 6.30, ad un Flying J giusto all'uscita dell'Interstate-15 in Idaho, fa un freddo polare e io sono rannicchiato su me stesso per cercare di intrappolare quel calore che cerca maledettamente di fuggirmi - e ci riesce.
Teoricamente ho dormito una decina di ore, ma sento come se le ore fossero state 3.
Mi metto comunque in marcia, dopo aver ceduto a comprare del caffe' alla stazione di servizio per ben 2$, piuttosto di battere i denti al freddo e al vento per farmelo da me. La giornata appare molto nuvolosa, gelida, e con pochi sprazzi di sole. L'unico a darmi speranza illumina una catena di monti verso ovest, e mi fornisce lo spunto per la prima, bella foto del giorno. Se ne apprestavano invece molte altre.
Il giorno prima era stato una grande cavalcata: dal parco di Capitol Reef, centro-sud dello Utah, ad oltre il confine con l'Idaho. In mezzo, tante minuscole cittadine di campagna a sud, ognuna delle quali con un vecchio diner, un sacco di attrezzi per strada a marcire, qualche mulino a vento, e la solita pompa di benzina. Cittadine semi-fantasma ma con un fascino da vecchio west assolutamente irrinunciabile, mi son fermato a far qualche foto in ognuna di esse. Poi, l'Interstate-15. Di solito le interstate sono noiosissime, infinite autostrade da "pilota automatico". Non in Utah. Ogni curva (incredibile, curve!) riservava una nuova catena montuosa, innevata. Alla vista di Salt Lake City quasi sbandi. La citta', il lago ad ovest, e montagne a 360 gradi. Credo che in una giornata di sole, d'inverno, sia uno spettacolo con pochi eguali in America, e al mondo. Anche il centro citta' - LDS a parte! - e' molto carino, vivibile, curato. C'e' da dar credito per una cosa comunque, ai mormoni: hanno costruito un centro citta' che sembra una fiaba. Irreale. Sembra che tutti siano felici e contenti, che mantengano il posto sempre bello e pulito, e che siano tutti sempre pronti col sorriso ad aiutarti. Credo siano brava gente, i mormoni, e a dir la verita' mi piacerebbe un sacco incontrarne qualcuno nei campi, a vivere la vita di un tempo, quella dei loro padri i pionieri.
Oggi pero' e' un giorno da assalto alle montagne, da scalata. I pantaloncini corti che indosso mi fanno ridere. Sono ridicolmente non attrezzato per la montagna, complice il mio pensare ai grilli mentre rifacevo la valigia quand'ero a casa, in ottobre. Non misi niente di pesante via di una felpa. Lame guy.
In macchina regna l'aria condizionata, settore caldo. Nonappena esco per fare una foto, una brezza tagliente mi gela il naso, mi fa lacrimare gli occhi e fa perdere conoscenza alle dita delle mani. Fuori ci sono circa -3 gradi. Nonostante tutto, il paesaggio mutevole e' cosi' attraente. Passa dallo sprazzo di sole temporaneo che taglia lo strato denso di nubi, alle nuvole grigie e minacciose che gettano oscure ombre sulla mia giornata. Imperterrito, proseguo verso il valico. Guido sulla "Pioneer Scenic Route", che mi porta sulle orme dei pionieri che 150 anni fa varcarono queste fertili ma ostili, indomite terre su calessi trainati da buoi. Un pensiero abbastanza penoso al giorno d'oggi. Quella gente aveva gran fegato, e grinta da vendere. Noi al confronto siamo seriamente dei pivellini - ed e' la pura verita'.
Attraverso una pianura allagata - che fosse un semplice lago?! - che ospita diversi specie migratorie di uccelli, come anche residenti stabili. Vedo qualche falco pescatore, qualche gru, e un'aquila americana appollaiata su una staccionata. Il cielo resta grigio. Poco piu' avanti sulla strada, dopo una curva, avvisto una carcassa di un cervo. Scruto i paraggi prima di uscire, di solito cose del genere sono calamite per i predatori - vedi orsi e lupi - ma oggi sono fortunato. La mia pellaccia e' al sicuro. Mentre continuo a guidare, salgo di quota ed entro in Wyoming. Nevica nella Star Valley. Io sono ancora in pantaloncini corti e l'aria calda non oso spegnerla. Il vento sprezza. Sa tanto da quell'inverno che non vedevo da due anni. Non mi dispiace affatto, tutto sommato. Continuo a vedere nidi di falchi, e poco oltre, parte del famoso National Elk Refuge, che da rifugio a qualcosa come 10-15mila wapiti (specie di cervi). Sono un sacco di bestie! La neve continua a fioccare, ma attacca poco. La strada e' piacevole e sembra promettere qualche orsesco avvistamento. Tuttavia, non sono fortunato. Arrivo a Jackson affamato, un po' infreddolito, e faccio brunch da McDonald. Solo per non dovermi straziare a cucinare con il tempaccio la di fuori.
Preparo la giornata. La nottata. Incontro un ragazzo dallo Utah con cui programmo la giornata successiva, qualche camminata, qualche foto in giro. Solite cose da backpacking around.
Poi.. la giornata passa tranquilla. Esco a far compere: realizzo di essere terribilmente inadatto al clima che ho di fronte. Non so perche' ma nella breve sosta a casa ho dimenticato qualsiasi indumento pesante all'infuori di una, singola felpa. Dopo averne comprate altre due da H&M a Salt Lake City, mi munisco di un caldo pantalone lungo di quelli "da casa", infelpati, e mi sento gia' piu' al sicuro. Garanzia per gambe a caldo la notte.
A proposito, il meteo da temperature attorno ai -10 stanotte. Anche se vestiti, sotto sacco a pelo e doppia coperta, sara' qualcosa di interessante, per metterla cosi'.

PS. Il giorno dopo, oggi, mi sveglio. Fa freddo, come previsto. Mi sposto un attimo verso il parco, e poco prima di fermarmi a farmi del caffe' caldo, scopro che la temperatura e', per i miei canoni, polare: -17 celsius. E sono le 7 del mattino. Evidentemente la notte devo aver combattuto con qualcosa col 2 davanti, non l'uno. Fuck. Still so freakin cold out here!!
Ma i posti sono invidiabili, il cielo stamane e blu come il piu' bello degli oceani, non c'e' una nuvola, non c'e' un turista e la neve bianca copre praticamente tutto. Nulla mi ha mai ricordato l'Alaska cosi' tanto. Nulla per ora, ai miei occhi, puo' raggiungere una bellezza del genere per quanto riguarda il regno naturale!

giovedì 10 aprile 2014

Un giorno al mio fianco

Ho parlato con diversa gente di come vivo qui negli States, all'avventura guidando e dormendo in una macchina, passando le giornate a camminare, fotografare, parlare con la gente, sfruttare i wifi di visitor centers e lavando i piatti nei loro parcheggi. Ma non ho mai parlato effettivamente della mia "giornata tipo". Non ho mai mostrato come me la passo. Oggi, ho avuto l'ispirazione a farlo. Credo sia facile apprezzare cio' che vedo e dove vado, e dire "vorrei farlo anch'io", ma onestamente non credo tutti sarebbero pronti a farlo. O almeno, a qualcuno prenderebbe molto piu' tempo prima di prendere una decisione del genere e viverla a modo mio. 
Beh, stop alle chiacchiere e via. Si parte. E' lunedi', e voi vi svegliate al mio fianco. E fate esattamente quel che faccio io, zero obiezioni.

La sveglia suona presto, alle 5 e mezza del mattino. Fa un freddo del demonio - in questo periodo dell'anno e a queste altitudini non piu' di 3 gradi celsius - e la temperatura percepita, non so per qual motivo, sembra sempre qualche decina di gradi inferiori. Non vuoi nemmeno mettere un dito fuori dal sacco a pelo e dalla pesantissima coperta doppio strato sotto la quale sei sepolto. Non sai nemmeno spiegarti come tu possa aver freddo sotto quello strato di cose! Non vuoi nemmeno muovere un muscolo perche' sai che nonappena lascerai la zona calda che il tuo corpo ha creato, ti sembrera' di aver toccato una lastra di ghiaccio. Ma raggiungi il telefono, spegni la sveglia, e dopo diverse maledizioni, esci dal sacco a pelo. Come prepararsi per un tuffo in acqua fredda. Ti infili la prima cosa che trovi - di solito un paio di pantaloncini corti che in realta' non aiutano affatto - e dopo altre maledizioni, raggiungi la giacca e la infili. Apri le porte e te ne esci di soppiatto, attento che nessuno sia nei paraggi per non destare sospetti. Il mio stile di vita non e' propriamente "legalizzato", quindi.. sai com'e'! 

Casa mia - prima di insozzarla con cibo, biancheria, zaini, frigo, etc, etc...
Il primo pensiero e' vedere l'alba. Corri verso la destinazione prescelta, con l'aria calda a manetta (ovviamente ci mette un po' a funzionare e nel frattempo perdi il 25% delle tue dita). Arrivi e prepari lo zaino con macchinetta fotografica e treppiede. Stamattina decidi che per il freddo ti servira' un caffe' caldo. Lusso. In 5 minuti estrai il fornello, scaldi l'acqua e prepari il caffe' con zucchero e creamer. Pronti via. Arrivi ovviamente un pelo in ritardo, ma i colori sono comunque mozzafiato. Il cielo e' blu e le nuvolette del mattino si tingono di rossi, arancioni e gialli alla luce del sole nascente. Mentre fotografi e ammiri il panorama, senti il freddo, eccome se lo senti, ma lo sopporti. La ricompensa e' grande. 
Un'alba. Non tipo, perche' qui e' semplicemente fantastica. Ma questo e' quel che si rischia di vedere, al mio fianco!
Ritornato alla macchina, senti i crampi allo stomaco. Hai una fame che mangeresti lo spray al pepe che hai in zaino. Apri il bagagliaio, e prepari la colazione. Cosa? Mah, dipende. A giorni va bene, a giorni va male. Se va bene, finisce a cucinare qualcosa come oatmeals con banana e cioccolato al latte e al burro d'arachidi. Se va male.. beh, si diventa creativi. Un "panino ai biscotti" (due fette di pane freddo e qualche biscotto ficcato dentro alla buona) oppure i residui, freddi e duri come il marmo, di una pizza presa la sera prima.
Colazione con caffe' freddo e residui di pizza, ancor piu' freddi. Quel che si chiama "gourmet". Ma riempie lo stomaco, e il panorama e' spettacolare. Quindi, fanculo.
Dopo colazione, eh, si devono lavare i piatti. Non c'e' fonte d'acqua discreta nei paraggi, e l'unica soluzione e' il bagno del general store. Vada. Con aria da insospettabile entri, con in mano una borsetta di plastica con dentro la pentola e il cucchiaio sporchi, il detersivo per piatti, una spugna e uno straccio. Lavi i piatti come un barbone su un lavandino dove la gente si lava le mani o al massimo, i denti. Mentre scrosti gli oatmeals con la spugna un signore arriva al tuo fianco e si lava le mani. Il tuo sguardo e' basso come non mai. Quantomeno, hai pulito i piatti. Ora puoi andare, libero, alla guida della tua macchina, verso lidi lontani.
Cime di montagne, laghi azzurri, coste, deserti, canyon.. il cielo e' il tuo limite. E magari anche le tue gambe. Si perche' alcuni dei posti sono si bellissimi, pacifici, ma anche non proprio facilissimi da raggiungere. Non e' fuori dalla norma camminare per 20 km, diverse volte anche sopra i 30. Per la maggior parte delle volte non hai cibo di sorta fuorche' una banana o una barretta. Diverse volte cammini nel territorio di orsi neri o grizzly, e non vuoi adescare la loro curiosita' piu' del dovuto. Nel piccolo zaino che porti non hai molto spazio, grazie alla dannata, pesante macchina fotografica che porti, e via della banana, lo spray al pepe e una, massimo due bottigliette d'acqua, hai spazio solo per un kway. Ma a volte camminare parecchio, faticare, sudare, distruggersi, porta grandi frutti. Torni alla macchina che mangeresti anche il cibo per le capre che i bambini comprano allo zoo, e mediti seriamente di accoltellarti una gamba per non farti piu' venire in mente l'idea di camminare, ma hai visto posti da paura. Tutto sommato, sei un rudere, ma sei felice. Hai un'esperienza in piu' alle spalle, una da raccontare in piu'.
Cose che si vedono usando le gambe. 
Nella tua giornata pero', ci sono un po' di lavoretti da fare. Tipo i compiti, o i lavori di casa. Cosette, ma prendono tempo e occupano la mente. Ad esempio, c'e' una doccia da fare. Non ti lavi da 3-4 giorni e vorresti avere un odore diverso da quello del terreno che pesti. Il fatto e' che vuoi risparmiare, e anche se hai la fortuna di avere una doccia disponibile al campeggio, per 2 dollari, ti piacerebbe risparmiare anche quelli. Decidi, prima di sera, se investire due dollari o se trovare un posto dove riempire la tua doccia portatile, e dove guidare la tua macchina, e farti una sana doccia all'aperto. Un fiume o un lago - anche se in modalita' inquinator - sono sempre una valida opzione per detergersi un po'! Il freddo pero' influisce sulle tue scelte, e se fuori ci sono 10 gradi e spira una brezza maligna, il piu' delle volte non sei dell'umore di una doccia all'aperto. Ad ogni modo.. prosegui. La macchina e' un macello. Devi riordinare il cibo. Il frigo e' ancora peggio. Il ghiaccio si e' sciolto e devi comprarne un nuovo sacco. Devi svuotare l'acqua e controllare che i sacchetti dove conservi il cibo non abbiano subito infiltrazioni d'acqua. Vuoti l'acqua dal sacchetto delle carote, da quello dei wursterl, da quello del cioccolato. Si, anche la cioccolata e' finita sott'acqua. Giu' imprecazioni. Ah, dimenticavo. La porta destra non si apre, da nessuna parte, quindi devi estrarre il "leggero" frigo dalla parte guida. Easy. Come rubare le caramelle a un peso massimo. Vai avanti. Hai vestiti ovunque. Sembri un outlet per i senzatetto. Riordini tutto, pieghi i vestiti puliti e li metti in zaino, getti quelli sporchi nella borsetta della laundry. Inutile dire che quella puzza come la seconda guerra mondiale e richiede copiose dosi di deodorante. Prosegui, imperterrito. Le tendine che ti oscurano dal mondo di notte sono cedute in un punto, e devi ripararle. Applichi sia nastro isolante che pinzette, per una tenuta extra. Dovrebbe bastare per un altra settimana.
Infine, ricordi che e' da 3 giorni che non posti foto idiote su Facebook o su Instagram, e soprattutto, che il tuo cellulare e' morto, hai 5% di batteria sul pc e la spia della fotocamera lampeggia di rosso. Insomma, devi caricare mille cose. Ah, anche l'ipod! Cerchi in giro, anzitutto al visitor center, per un posto dove sedersi e con un paio di prese elettriche. Possibilmente con wfi. Il visitor center ha il wifi, qualche presa, ma nessun posto dove sedersi. Vai allora alla lodge piu' in del paese, dove sai esserci wifi e un comodo posto a sedere. Se sei fortunato, il wifi funziona e riesci a trovare due prese giusto dietro alla comoda poltrona su cui posi le chiappe. Se sei sfortunato, finisci seduto per terra al visitor center per 2-3 ore. Solitamente pero', la fortuna e' dalla parte di chi deve ricaricare batterie. Mal che vada ci sono i parcheggi super tecnologici di catene di hotel tipo Holiday Inn, dove ci sono dispositivi per auto elettriche e tantissime prese, giusto in parcheggio. Worth a stop!

La sera, e' tempo di cena. Dilemmi in cucina: corned beef hash e carote annaquate o canned ravioli? Pasta all'olio, magari? No, hai dimenticato di comprare l'olio. Dannazione. Finisci a cucinare il contenuto di un paio di barattoli dalla sospetta economicita', e ti accontenti. Verranno giorni migliori, ma anche peggiori. Tipo quando farai il sugo di una pasta all'aglio, fatta per un microonde, con il creamer alla vaniglia. Mediti il suicidio in 24 modalita' diverse. 
E ancora.. piatti. Dove? Sprecando la tua preziosa acqua, dietro alla macchina? In parcheggio? Di nuovo con sguardo basso nel bagno del visitor center? Al primo fiume utile? Bah, your choice. Basta pulire i piatti.
Corri a vedere il tramonto, per riprendere qualche energia persa nel giorno. Sono i momenti migliori, a contemplare la natura, i suoi spettacoli molteplici e sempre imperdibili, a parlare con qualcuno che ti chiede informazioni, che ti chiede della tua storia, che e' curioso di sentire come te la cavi giorno dopo giorno. 

E prima di andare a letto, dopo aver parcheggiato la macchina in un luogo sospetto, nel parcheggio di un motel, all'overlook in un parco nazionale, in un'area di sosta lungo la highway, dopo aver chiuso le tende al bagagliaio con un abile e sincronizzata mossa (che nel caso di fallimento di vede DI NUOVO uscire dalla macchina e ripetere tutto da capo!), ecco, prima di addormentarti e prepararti al grande freddo.. pensi alla tua giornata.

Hai sofferto il freddo come un cane, hai perso diverse ore a far cazzate, ti saresti evitato figure barbine varie ed eventuali, hai le gambe distrutte.. ma stai alla grande. Sei felice come un bambino. E soprattutto, non vorresti essere NESSUN ALTRO AL MONDO.

Ecco come mi sento IO, alla fine delle mie giornate!
Me at Sunset Point, Bryce Canyon. As a country song goes, "Who wouldn't wanna be me?!"