domenica 16 settembre 2012

Cavalieri e occhi a mandorla

Oggi il prete in chiesa ha detto una cosa disarmante da quanto semplice, eppur trascurata, essa risulta essere: ai giorni d'oggi sembra che nel mondo venga passata solo la guerra, la crisi, la poverta', l'odio. Insomma, le cose piu' brutte. Sembra che l'esistenza sia legata esclusivamente a sentimenti negativi. Sembra che nel mondo non vi siano spunti che conducano verso la felicita'.
Poi ovviamente - ero in chiesa - il discorso ha preso una piega improntata alla religione. Ora, so che non tutti la vedono come me da questo punto di vista, dunque prendo ora una direzione piu' concreta, e meno religiosa.

Torno a casa e a pranzo, seguo (non per mia volonta', per le informazioni che passano resterei volentieri ignorante) il telegiornale. Una lordura. Una stronzata di pensiero dopo l'altra. Ad un certo punto, anche se ho ospiti, mi alzo e me ne vado, non lo reggo piu'. E' come avere uno stronzo che ti suona heavy metal nelle orecchie mentre sei in una vallata alpina a goderti il paesaggio, sorseggiando acqua fresca.
Da oggi pare che Cina e Giappone stiano litigando per delle isole disperse da qualche parte laggiu', in postacci che non vorrei vedere nemmeno in cartolina. Cosi' a naso, conoscendo l'arguzia dei politicanti worldwide (non sono solo qui in Italia i teste di cazzo, sebbene ve ne sia una sconcertante abbondanza qui) le isole in questione saranno altro che due grosse rocce disabitate ricoperte di sterco di uccelli. E di uova marce. MA - hehe - sono isole di importanza STRATEGICA.
Branco di falliti incompetenti. La gente per strada (alcuni, che secondo me verranno anche imprigionati a breve) dice che le proteste potrebbero essere fomentate dal governo cinese. Ma dai..?!

Ma passiamo oltre.. lasciamo quel mucchio di imbecilli dagli occhi a mandorla a scannarsi per le isole-merda.
Torniamo piu' in qua.

Che cazzo e' successo con sta storia del video su Maometto??! Me lo volete spiegare?
Perche' io sono ignorante, e stando a quel poco che ho appreso in materia pare che qualche americano sfaccendato abbia avuto la geniale idea di creare un pretesto per far andare a fuoco migliaia di bandiere del suo paese in giro per il mondo. Ha creato un video che avrebbe potuto essere potenzialmente offensivo per i credenti in quel dio. Purtroppo, non ha avuto l'accortezza di tenerlo per il suo proprio divertimento, ed il video ha scatenato il putiferio dove quel dio e' adorato - non in America, anche se cellule aderenti si stanno esagitando anche li.
Ora, lasciate che dalla mia ignoranza vi spieghi anch'io un paio di cosette.
Numero uno. Non mi piace fare paragoni, della serie "io sono piu' bravo di te", ma dico, se qualcuno facesse un video dicendo qualche puttanata sul mio Dio, quello in cui credo, ecco.. magari mi sentirei preso in giro, magari argomenterei, metti anche che in un impeto di fede (non porgerei l'altra guancia, bensi') manderei a fare in culo l'ideatore. Ma di qui a bruciare bandiere, creare disordini, bruciare ambasciate e ammazzare gente, non ci sto. Non e' ammissibile. Fortunatamente lo stesso Dio in cui credo non mi ha mai detto esplicitamente di andare ad ammazzare coloro che lo insultano. Fortunatamente. Altrimenti il mondo sarebbe finito non molti decenni dopo la prima crociata.
Numero due. Parlando di crociate. Stupidi ignoranti, volete capirlo che i tempi del Saladino sono finiti da secoli? S-E-C-O-L-I?!
Parliamoci chiaro: vedere in piazza gli STUDENTI di quei paesi, a manifestare contro l'America per questo video, per me e' solo simbolo di palese IGNORANZA. Siete giovani, studiate, ma siete ignoranti come le capre. E sapete perche'? D'accordo, il video e' sbagliato, in linea di principio sono per farmi i fatti miei quindi non vado certo ad offendere il dio altrui. Ma di qui a bollare come DIAVOLO l'America, generalizzare in questo modo, e uccidere gente che non centra nulla.. come si fa?
Se questa vuole essere una critica e una lotta contro l'espansionismo, l'influenza politico-economica dell'America nel mondo arabo, sia cosi'. Ma non esiste, dico non esiste, tirare in ballo la religione e storie talmente futili per mandare il messaggio. Siate uomini almeno. Comportatevi in tal modo.

E cercate di capire una cosa: di nuovo, i tempi di Saladino sono finiti. Piu' o meno 800 anni fa. Non si gioca piu' col cavallo, a sfidare i nemici a singolar tenzone.
Se no tiro fuori anch'io la spada, indosso l'armatura, e giochiamo a Riccardo Cuor di Leone contro Saladino.

E Cuor di Leone al Saladino gli spaccava il culo.

venerdì 14 settembre 2012

Last day of school

I'm still at home, so I could easily go for keep writing in Italian, at least for a while. But I'm doing it properly, so.. uahuah, let me write a bit in English, a bit in Italian. A good compromise.

Today, finally, for my own's sake, has been my very last day of school, as I called it. Last day I worked in a bank. Last day I touched some thousands euros, probably last day I handled 500 euros bills in my life. Poor expectations, right? Right. No, I'm jocking. One day I'll be handling a lot of them, without being harassed by hordes of people craving for withdrawals at the same moment.
Anyway, the last day.
I woke up pretty energetic today, active. Not usual for me. Then, I hauled myself to the kitchen window, and looked outside. The view was gorgeous. Perhaps the factories and the rural homes betrayed the fact that I still was in Padova staring north to the Dolomites and the Alps, but them, they were just amazing today. The sky was clear, extremely clear. Not 99.5%, but 100% clear. I could see those mountaintops shining from the first sunbeams in the morning. Some of them were bright yellow, others red gaining a hint of orange. The sky as well was getting coloured: reddish, purple, some deep blu reflections somewhere. It was kind of breathtaking, the way a simple stare out of your window could enchant you. That was it, this morning.
I drove my car towards what I used to call "the cage" in the last days for the last time this morning, listening to a song called "America". Inspirations.
I got back to my car and I found the first song playing on my Ipod being "Life goes on", by 2Pac. Was it a sign? I guess so. I drove back home happily, the wind blowing on my neck, the sun shining on my sunglasses. As happy as a scholar going home with her friends after the last day of school.

Posso dire una cosa, ora. E' stato un giorno strano, felice ma strano. Sebbene tutto sia girato bene (nessun cliente ha rotto piu' di tanto i coglioni, il tempo e' stato ottimo, io ero in ottima salute e di ottimo umore, i colleghi mi hanno persino omaggiato di un presente davvero apprezzato!) ho vissuto alcune strane sensazioni.
Riflettevo ad esempio, sul fatto di sapere di fare certe cose PER L'ULTIMA VOLTA.
Non e' una cosa stupida, se ci pensate. Quante volte ci e' capitato? Nemmeno finendo l'universita' c'ho pensato. Ci puo sempre capitare il master, la specialistica, la seconda laurea.
Ora invece, so che non tornero' piu' in banca, ne son certo. Non faro' piu' bonifici, prelevamenti per conto dei clienti o cose del genere. No mas. E mentre ci pensavo, chiudevo le casseforti per l'ultima volta, una strana sensazione mi percorreva dentro.

So che alla fine tutto cio' non vuol dire un cazzo, che quel che conta e' che adesso sia finalmente fuori dalla cage e possa volgere le mie attenzioni altrove. La mia decisione l'ho presa e ne sono strafelice.

Ma ecco.. non sottovalutate questa riflessione. Se nella vita ci si vede sempre due volte - lo sto dicendo a milllle persone in questi giorni! - devo ancora sentire un detto che reciti che nella vita le cose si fanno sempre due volte.
 

venerdì 7 settembre 2012

After dinner thoughts

I better think again and again at this issue, but that's what I'm wondering about in these days: keeping a travel log in English. Wouldn't be cool? Way more followers worldwide - I'm gonna travel english-speaking countries, useful thing writing in their tongue, right? - and maybe some little improvements in my written language. Great.
But, as everything, the decision hides pros and cons. The cons (con, is just one, is singular) specifically being:
having to spend hours after hours pondering words, using WordReference to even up the quality of your writing, correcting mistakes.
Can you folks imagine me, my tent set up at a free campsite in a National Forest Service spot in the Dixie National Forest, Utah, my pc battery running dangerously low, and the dickheaded occupant of the tent writing in English about his day tramping in the woods, cursing and correcting mistakes?
Just ravens, chipmunks and occasional lizards surrounds me. Me, I'm cursing in the woods. Eventually my pc runs out of battery. "S**T!", a voice screams out loud, ravens darting off the trees' limbs, looking for safety.

That's me.

Oh, and there's another con, of course.
Being worldwide known as a bad, bad English writer. Nobody'd even think to deal with me. It's like writing and delivering a resume to a potential employer, knowing you're not able to write.

That's it.

But, the adventure I'm going to undertake is challenging, pretty challenging, and a part of the adventure would be to keep this travel log as much as possible in English.
As much as my mental, psyco-physical stability and health will allow me.
You bet, I'm gonna try.

sabato 1 settembre 2012

Eventually. There I go.


Eh si, dopo mesi di tentennamenti, programmi abbozzati, sogni irrealizzati, e’ giunta l’ora a quanto pare.

30 agosto 2012, se mi ricordero’ di questa data in vita mia, spero proprio di ricordarmela come “il giorno in cui ho preso la decisione piu’ saggia della mia vita”. Ho detto al mio capo “Capo, ho deciso. Mollo tutto, e me ne vado via da qui”. Ormai non ce la facevo piu’, la solita routine, il lavoro che non gratifica e non qualifica (il mio motto degli ultimi tempi sul lavoro in banca – colleghi bancari ascoltatemi pleazz!) le immagini di Nuova Zelanda, Australia, Cile e la mia amata America che mi girano nella mente. No, era tempo che mi muovessi da qui, che la finissi di perdere tempo lavorando in banca, che la finissi di sprecare i miei anni migliori, indipendenti, liberi, a fare un lavoro del cazzo per poter dire “ho un lavoro fisso, sono a posto”. Haha, quanto mi fa ridere chi pensa questo. Oddio, se me lo dice un padre di famiglia, e’ ok, capisco cosa c’e’ dietro. Se me lo dice un coetaneo, e’ un poveraccio. Senza sogni. Senza aspirazioni. La vita non e posto fisso, e’ molto altro, anche se talvolta un posto fisso aiuta a raggiungere quell’”altro”. Ecco, cosi’ la vedo: ho lavorato, mi son tolto qualche soddisfazione, ho sopportato tanta, tanta noia, ma ora quel che ho da parte lo uso per realizzare il mio sogno. “Il mondo e’ la mia ostrica”, diceva Burns a Smithers, nei Simpson. Voglio far mia quella frase, almeno per un po’. Parto con l’obiettivo di non tornare, di trovare un pretesto per non tornare a condurre la mia esistenza in questo paese dove trovo tanti contro e pochi, futili pro. Parto con il secondo obiettivo di vedere posti, di conoscere gente, di imparare cose e mestieri. Parto felice, e questo e’ quel che conta.
E’ un esperienza di quelle dove tipo, mentre sei in giro, puoi dire “Mi piacerebbe imparare ad andare in Kayak.” Perche’ no? Sei in Alaska, hai qualche dollaro da parte, fai un corso, ti trovi a pagaiare davanti a ghiacciai sconfinati, foreste vergini, salmoni che sguazzano ed orsi che brucano l’erba sulla costa. Magari chissa’, conosci un grande amico che ti presta un kayak, e ti porta con lui in quei posti che solo i locali conoscono. O magari ti trovi in Argentina, e a Bariloche conosci un ragazzo locale, un coetaneo, che ha la tua stessa idea: scendere in bus fino ad Ushuaia, la citta’ piu’ a sud del mondo. E’ fatta, si parte assieme. Oltre a risparmiare qualche soldo, si ha una buona compagnia, si condividono pensieri, emozioni, esperienze, sorrisi, lacrime magari (solo per la bellezza dei posti eh!). Con questa gente, si rimane amici per sempre.
Le distanze sono paurose, la mole di cose a cui pensare, da far tremare. Ho paura, si lo ammetto, se penso agli ostacoli e alle difficolta’ – anche solo meramente tecniche, per non nominare quelle economiche – a cui mi trovero’ di fronte. Ma non ci voglio pensare. Non per stupidita’, non e’ far lo struzzo, piantar la testa sotto terra. E’ perche’ sono abbastanza convinto che sara’ come bere un centinaio di litri di RedBull: un’esperienza cosi’, dei posti cosi’, ti mettono le ali. Stop. Con quelle, superi anche gli ostacoli. Un po’ di spalle grosse, un po’ di esperienza pregressa, un po’ di Bear Grylls, ed e’ andata.
Cavolo, gran cosa a cui sto pensando. Me lo dico da solo. Se di solito uso un profilo basso rispetto a quel che faccio – viaggi di qua e di la, da solo, fra gli orsi, in tenda, a BELGRADO – stavolta no. Stavolta so che sto facendo qualcosa extra-ordinario. E ne sono orgoglioso. Ho fatto un passo difficile, ho mollato un lavoro, ma non sono in lacrime anzi, conto di versarne ma di felicita’, fra un po’.

E un giorno, se mai avro’ dei figli – ma lo spero proprio – potro’, comunque vada, raccontar loro con orgoglio che un giorno, il loro papa’, ha mollato tutte le sue sicurezze ed e’ partito all’avventura. Ha seguito i suoi sogni ed il suo istinto, il suo cuore. Ed ha trovato, lungo il suo cammino, tanta felicita’.

Dal 30 agosto inizia la mia preparazione. Da qui in avanti, da solo mi auguro buona fortuna. So gia’ che ne avro’ bisogno. Possa Dio camminare affianco a me, piu’ vicino che mai, possa donarmi tante brave persone, tanti buoni amici, qualche affetto speciale, e tanta, tanta soddisfazione per ogni chilometro che guidero’, camminero’, navighero’ sulla mia strada.

 

Have a nice, safe trip man.