martedì 28 maggio 2013

Deep South recap!


Com’e’ che dice il detto, meglio tardi che mai se non ricordo male..

Ed e’ con questo spirito che, in una rest area a poche miglia a sud di Tampa, Florida, mi appresto a descrivere un po’ l’ultimo periodo. Piu’ che descrivere l’ultimo periodo pero’ – quantomeno dal punto di vista di cose fatte, osservate e vissute – mi limitero’ perlopiu’ a mettere per iscritto alcuni pensieri che mi son frullati per la testa. E’ un road trip, e le ore passate in solitaria in macchina sono molte. Pensavo che il Texas fosse enorme e che, fino all’Alaska, sarei stato a cavallo per un po’. Ho scoperto che la Florida non scherza affatto: in un giorno, contando pero’ diversi stop, son riuscito a fare solo da Pensacola a Tampa. Scarsetto. Comunque, queste ore di solitarie cavalcate su highway interminabili mi danno l’occasione di radunare pensieri che altrimenti perderei per strada. Un lato positivo c’e’ sempre. Come ho preso a fare ultimamente poi, schematizzero’ i punti, di modo da essere esplicito e possibilmente meno caotico.

Non diro’ quasi nulla dei posti visti perche’ quelli appartengono a tante foto e a tanti altri racconti. Una cosa per volta. Un giorno ci si rivedra’, hehe!

1.       Una volta ancora, anche in una cazzo di rest area a sud della fottuta Tampa, Florida, in un posto dove dovrebbero esserci solo camionisti e guidatori assonnati, mi torna in mente il punto uno. Eccolo, senza fronzoli e giri di parole, nella versione v.m.18: o ho mangiato qualcosa di strano (tipo un burrito riempito di afrodisiaci) o sono in calore, non so. Non so nemmeno quale sia la piu’ probabile ad essere onesto. Sto diventando incorreggibile. I miei standard si sono abbassati clamorosamente e ormai ogni (beh ogni, QUASI ogni) tipa diventa un assalto. Credo chiederei di uscire anche ad un procione. Ogni scusa e’ buona per attaccar bottone. Anche una meschinita’ come l’andare a chiedere apposta a due tre ragazze se vogliono una foto sotto quella o quell’altra targhetta, diventa normale e tollerabile. Ogni giorno e’ “alla carica”. Si, certo, talvolta e’ quello lo spirito che ci vuole, quello “dal procione a Miss Universo c’e’ un sacco di roba in mezzo: spara nel mucchio e qualcosa salta fuori”. Si, ci vuole anche questo talvolta. Ma ogni giorno ti fa meditare il suicidio dopo un po’. Una piazzola di sosta sembra una sfilata di moda vista dai miei occhi. Credo faro’ un bagno in mezzo agli alligatori coperto di interiora di pollo giu’ nelle Everglades. Anzi, dopo Miami. Son sicuro che li ci sara’ la fine del mondo. PS. Pare proprio che in realta’ le piazzole di sosta siano un gran bel posto. Mentre scrivo al pc dalla mia panchina, vedo una bionda che a distanza di 60 metri sembra una bomba, camminare con un vestitino da cui mi pare di intravedere un costume rosa – solo la parte sotto del costume – a piedi scalzi verso la macchina. Ci sale e rimane ferma per un po’. Le lancio qualche sguardo. Mi giro. Dopo un po’ sento una porta aprirsi e poi chiudersi. “Fatta” penso, sta venendo qua. Ha capito i miei sguardi evidentemente. Mi giro, e la vedo accendere la macchina e partire con il tipo che era appena montato. What da fuck... inutile dire che e’ stato il momento piu’ triste della giornata.

2.       Il punto due e’ corollario del punto uno: mai come in questi giorni mi sto accorgendo che mi manca moltissimo una ragazza. Dico, una stabile. Una seria. Nonostante non abbia rimorsi per cio’ che sto facendo, per come lo sto facendo, nonostante non baratterei mai un periodo a casa con una ragazza contro il tempo che sto vivendo qui all’avventura, sento che questa sarebbe la ciliegina sulla torta. E se quella ciliegina e’ made in USA, beh.. piacere di avervi conosciuti! La mia stima per le ragazze locali ormai e’ a livelli che superano lo spazio conosciuto all’uomo.

3.       Il punto tre, ancora (chi e’ frocio cambi blog mi dispiace per voi), e’ legato ai due precedenti. A N’Awlins (New Orleans, d’ora in poi NOLA), scelto un risto-bar per cena, entro con degli amici. Vedo – non mento – almeno 5 tavoli composti da almeno 4-5 SOLE RAGAZZE. Ok, no big deal direte, vero? Bene. Trovatemi un posto cosi’ a casa che non sia un locale dove ci sia un addio al nubilato. E dove le 4-5 in questione non includano 3 o 4 procioni. Poi ne riparliamo. Io avevo le lacrime agli occhi. Era un misto di invidia, commozione e tristezza. A fine serata avevo il torcicollo a forza di guardare in giro. Ovviamente non stavo guardando negli occhi i miei commensali, ovviamente.

4.       Ultimo punto legato ai suddetti argomenti. Se continuassi ulteriormente diventerei morboso, no? (Immagino ci sia gente che travolta da tutto quanto detto sopra al momento attuale stara’ leggendo il blog di Suor Germana) Il punto 4 e’ la messa per iscritto di un’idea delle mie che ho avuto mentre guidavo. Stando a qualsiasi maschio americano che ho conosciuto finora, dovrebbe aprirmi le porte del paradiso tipo (o tramite la strada che ho in mente io o tramite una o piu’ coltellate da altri maschi). Acquistero’ una maglietta bianca su cui faro’ stampare davanti “ITALIAN & SINGLE” e dietro “FREE RENT FOR 1 NIGHT!!”. Geniale ahn?! Hehe. Ebbene, si sa da film tipo “American Pie” ed e’ una delle cose piu’ Stiffler che si siano mai sentite forse. Pero’ boh, il mio sesto senso mi dice che in questo paese, nulla e’ troppo stupido. Cioe’, e’ vero, un dato di fatto. Se al supermercato ci sono cartelli con scritte le istruzioni su cosa mettere prima e cosa dopo nella busta della spesa, nulla e’ troppo stupido. Mal che vada faccio fare due risate a qualcuno, e una risata me la faccio anch’io. Ridere fa bene alla salute, ragazzi miei.

5.       Parliamo di cose normali, ora. NOLA mi e’ piaciuta troppo, ha lasciato un ricordo indelebile in me. Indelebile come il tatuaggio che ormai ho deciso mi faro’ fare – piu’ avanti, magari nel Dakota o su a S.Francisco, a fine viaggio – il fleur-de-lis. Che se qualcuno obiettera’ ricordare un po’ troppo il nemico francese, dopo esserci beccato un cartone sul muso si vedra’ spiegare che il fiore e’ simbolo di NOLA nonche’ logo dei Saints. E quello non si tocca. Ma NOLA non e’ solo fiorellini, jazz, battone dall’alba al tramonto, gente che gira con spade da 40 cm in mano, tossici, barboni, ancora jazz, cibo cajun, e il grande Mississippi. NOLA e’ anche, per me, il profumo dei gelsomini a fine maggio. Giravo per le strade in uno stato di semi-incoscenza talvolta, annichilito dal gentile profumo respirato. Mi sembrava di essere a casa, in fiorera, quando ero bambino, per un momento. E’ stato bello, per quanto breve.

6.       A proposito di odori e affini. Volete sapere il posto che piu’ mi ha ricordato casa finora? La Louisiana. Perche’? Perche’ e’ una fottuta palude come casa. Umido come il demonio umido. Nebbioso come la Padania di merda. Caldo d’estate e freddo d’inverno. L’odore poi e’ lo stesso, identico. Passare un ponte sopra una palude infestata di alligatori e guidare tra Grantorto e Grisignano in ottobre, l’odore respirato e’ identico. Unica cosa: la Louisiana e’ molto piu’ interessante. Le paludi sono belle, ci sono un sacco di uccelli, c’e’ NOLA, ed e’ pieno di alligatori. In alcune parish, gli alligatori sono piu’ degli uomini! Ah, e qui se piove un po’ non c’e’ rischio alluvione come a casa. Anche questo e’ un’aspetto positivo.

7.       In un solo giorno ho guidato attraverso 4 stati: Louisiana, Mississippi, Alabama e Florida. Non e’ spettacolare?! Fa impressione!

8.       Cibo: ho mangiato del seafood a NOLA, calamari, ostriche, pescegatto e gamberetti. Si, quelli di Bubba Gump! Ovviamente, tutto fritto, che discorsi. Quando Boe (Simpson) friggeva l’intero vassoio e il bambino mangiava il tappo di una bottiglia di vetro, non si discostava troppo dal vero! Ad ogni modo, apprezzato. Apprezzata la italian “muffaletta”, ovvero un panino con prosciutto, pastrami, salamino, cheddar, swiss cheese, e olive salad, tipico di NOLA, anche se italiano quanto la regina dello Zimbabwe. Delizioso, fuori dal mondo, il gumbo. Il nome ricorda fango vero? E gli assomiglia anche. Ma questa brodaglia di pesce con gamberetti, gusci vari e granchio, e’ fantastica. Se mi servi in tavola una scodella extra-large di gumbo, una di clam clam chowder e un po’ di pane all’aglio da inzuppare, mi rendi un uomo delice.

9.       Detto cio’, i contro del cibo locale. Anzi, i contro della mia alimentazione. Produzione brufoli aumentata del 300%. So che l’immagine fa schifo, ma sono un cronista oltre che backpacker, e devo raccontare la verita’, non menzogne. E questa e’ la scottante verita’. Ora, torniamo a quando ho catturato un coccodrillo di 6 metri a mani nude. Hahaha. Dicevo, il dato e’ allarmante. E riflette la mia dieta: quando mangio cio’ che cucino io, eccetto le insalate, la frutta e qualche pasta, mangio comunque merda. I raviolini in barattolo da 98cents ormai sono come fratelli, il chili e’ onnipresente, i wursterl hanno piu’ conservanti e roba varia di un’azienda chimica. Le carote credo siano colorate d’arancione artificialmente. Su cosa possa aver dentro la carne scadente che compro ho chiare idee (procione, colombo, nutria..) Quando mangio fuori la musica non e’ diversissima. Mi sono buttato alla scoperta di nuove catena alla ricerca dell’hamburger perfetto (o del piu’ mortale), e sto mangiando un hamburger qua e la. Finora vince WHATABURGER con il suo BBQ cheddar burger. Fantastico, grande, ottima salsa e cipolle cotte a puntino. Il mio fisico pero’ ne risente. Oltre a brufoli (non tanto sul viso, quanto in posti impensabili – come un polpaccio - , dove di solito non crescono, sintomo che ne stai mangiando di ogni), ho perso notevolemente tono muscolare, e mi sento in forma quanto mio cugino. Lo chiamero’ GL, per mantenere la sua privacy! J

 
Credo di aver finito. Anche perche’ mi sarei anche rotto le scatole di scrivere. Sono senza maglietta in mezzo a orde di moscerini della Florida. Ah, e sono anche in compagnia di uno scroiattolo, di qualche uccello fracassone, e di un sacco di formiche. Queste sono delle rompicazzo inimmaginabili. Mi hanno dato il benvenuto in Louisiana mordendomi ovunque. Ora ho la zampa destra che sembra l’ala di un pollo al supermercato.
Osservando lo scroiattolo scavare per terra e ramenare nel terreno spero si stia nutrendo di quelle formiche bastarde, anche se dubito che gli scroiattoli si nutrano di formiche.
Beh, saluti dalla Florida. Il sole tramonta su un cielo rigato da qualche strisciolina di nuvole, che accendono l’orizzonte variando l’altrimenti monotonia del blu. Una tiepida notte in Florida si avvicina per me, ed e’ quindi ora di tornare a rinchiudersi nel truck per la notte. Truck che per la cronaca ha ripreso a malfunzionare. Speriamo bene. G’night!

Integrazione: il giorno dopo e' diventato uno dei giorni piu' belli del viaggio. Sono arrivato nelle Everglades finalmente, ed oltre ad aver visto alligatori, averne toccato uno (selvaggio, dico) sulla coda, aver catturato e tenuto in mano una tartaruga azzannatrice, dopo aver visto miliardi di uccelli e di pesci diversi (compreso il Florida Gar!), finalmente sono tornato back to the wild!
Ma l'highlight del giorno e' stata la doccia. Dopo 3 giorni di sudore, non ce la facevo piu', ero piu' appiccicoso di un lecca-lecca usato. Non posso usare la mia doccia portatile qui in mezzo a tutti, e decido di provare una provvidenziale area per camionisti dove il benzinaio offre anche docce. Domando quanto vengono - stupidamente pensando potessero essere gratis se facevo benzia anche. 12$, la risposta. WTF???!! No grazie, "un po'" troppo care per me mi spiace. E mi avventuro fuori. Passo davanti al bagno. Lo vedo aperto. Entro, e c'e' una doccia. Apro l'acqua, e funziona! Idea malsana. In un baleno sono in macchina a racimolare tutti i vestiti e i bagnoschiuma e quant'altro necessari per la doccia. Impacchetto tutto in zaino e balzo dentro al bagno. Sono dentro. Cerco di fare il piu' veloce possibile, mi cago addosso al pensiero della SWAT che entra a fucili spianati per catturare me, il fellone. La doccia piu' veloce ma anche la piu' gratificante del secolo. Fredda che piu' fredda non si puo'. La mia pella torna a respirare. Mi rivesto in poco tempo, esco con sguardo piantato a terra, senza guardarmi in giro. Tiro tutto in macchina e me la filo via. Nessuna sirena della polizia, fantastico!
Ce l'ho fatta!
Questo ha reso la mia giornata - un risparmio di 12$ signori! - una gran giornata. Per un backpacker questi son giorni da ricordare.

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