lunedì 31 marzo 2014

Done, did it! Now, next one!

Waiting for a midnight flight that will bring me from Hanoi to Tokyo - where a 9 hour layover will probably allow me a quick visit to the city! - then to L.A. and finally, Sacramento CA, I am going back to the memories that made this SouthEast Asia trip so unique.
I have no regrets, I haven't done extraordinary things, although I had extraodinary feelings.

From the clean, fancy, westernized center of Singapore, with its skyscrapers, expensive hotels and business districts, to the dirtiest, chaotic side streets in Hanoi, Vietnam, where you (seriously) can cross a road without watching, among a flowing stream of motorbikes, without somehow getting killed.
From scuba diving in Thailand, in some of the world's most beautiful dive sites, swimming around turtles, sharks and colorful fish, to walking Bangkok's streets, tasting suspicious food and sweating like shit even standing in line for the morning coffee.
From coming to Asia alone, without a person to motivate and inspire me, to getting out of here happy for what I had, sure of what I want and who I am chasing.

I haven't had a whole lot of time to spend over here, and I had to try to take the most out of it. Someone asks me why I haven't visited Chang Mai in Thailand, or the rest of Cambodia, or did Vietnam's coast. Well, time is limited, and we have to somehow manage it. My plans were more or less already written, and Canada is awaiting. I couldn't be too late. And you kinda take the most famous, renowned, attractive names on the map. That's why I happened to be in Bangkok, in Siem Reap, in Ha Long bay. Ok, then you can make up your mind about the places - you're cool with 3 days in Bangkok, Siem Reap is crowded like the Hell and Ha Long bay is foggy and, most of all, dirty everyday. You then know what to tell people, but you can't do that before you experience it first. That's how it works, and not just with travels.

Still, even though my grades for each place I visited might not be 10s, I enjoyed most of them for some reasons, and I have my share of wicked adventures, funny people on my shoulders.

I remember myself under 20 meters of ocean water trying to explain - of course by gestures! - my instructor (a crazy Italian fella aged 42) that I was literally imploding because I absolutely had to pee. Since there's no internationally accepted gesture to say "I need to pee" among scuba divers (at least, not that I know) , that was kind of an experience. Standing still, feet on the freakin bottom of the ocean, trying to pee inside my own swimsuit, was another experience. Luckily I didn't accomplish my goal that time.

I remember "scamming the scammers" in Bangkok. Oh heck that was fun! The day before they told me it was "Buddha day", so every tuktuk was riding you around for 40 bath. The trick is, they bring you to a tailor shop as soon as they have a chance, trying to have you buying something. Usually you can get out for good, buying nothing. Sometimes you buy. Sometimes you just piss drivers off with your "I don't give a shit" kinda face. Well, I tried scamming the scammers. Go out on the street, my goal is to get to the shopping center (MBK) and I pick up the first driver. "Hey, the hotel folks told me today's Buddha day, isn't it?", I start pretty confident. "Yes", he goes. Dammit, I was so right. I knew that was going to work. "Ok, so I want to visit all the temples, but first, we have to go to the MBK. I have to pick up a friend inside real quick, will be out in 5 minutes, then we can leave. Ok?" He adds something like "Ok but then you come with me to tailor shop, see shop, buy.." "Sure enough, I definitely need a new suit!" I say. Got the deal! Next thing you know is that we get to the MBK, we jump off, and disappear inside for some 34 hours. The tuktuk driver was never to be seen again and our wallets saved a couple hundred baths probably!

The thing I remember the most, well, you know it. I have so many sweet memories going around her that.. yeah, just can't, and won't tell them all. I miss the time we had. It's when you meet someone like this that you subscribe on that famous, "Into the Wild" sentence that goes "Happiness is real only when shared". Man. I miss her and I can't wait to see her smiling face again.

Bue hey, I'm North America bound so, let's stop for a second. For at least the next couple months - then, who knows - I'll be in the places I love. I miss the mountains, the snow, the fresh, chilly air that surrounds you in the morning, having you sitting on a chair out in the balcony - or better with me, on the tailgate of my truck - sipping on some hot coffee you just brewed. Miss the forests, the wildlife, the nature. Miss the peace that here appears so far, in that sense. I miss those places where I've already been, and those I still have to see. I can't wait to give a big hug to all my friends that live around there. My "family" down in Sacramento. My buddy Parker in Bozeman, MT. My friend Kristen in Kananaskis. It's gonna be fun, I know it!

It's time to go now, at least for dinner. I'll try to stay light tonight, noodles and seafood. I am already vomiting when thinking about the crappy food I'll be served on the plane on my way to California. Just can't stand that crap anymore!
I leave this part of the world with many more lines on my travel resume, many more friends, and a thumping heart.
I think I had it very good, over here!

venerdì 28 marzo 2014

The best day was in Bangkok

Non ho parlato cosi’ bene di Bangkok e delle altre citta’ asiatiche che ho visto finora, ma il giorno piu’ bello del viaggio e’ di sicuro stato li’.
E’ iniziato in Cambogia, con un breve volo da Siem Reap. Quando l’aereo e’ atterrato nell’umida, caotica Bangkok, il cuore gia’ batteva piu’ veloce. Sono arrivato in hotel abbastanza in fretta, fatto una doccia, sistemato due cose al pc. Ed ho iniziato ad aspettare l’ora, l’una. Non ho pensato a mangiare, a riposare, stavo bene com’ero.
All’una avevo compagnia, finalmente. Da due settimane non godevo dei suoi occhi. Due settimane passate, oltre che a divertirmi e a smaltire il mal di gola, la febbre, il raffreddore, a contare ogni singolo giorno che mancava.
Andiamo al centro commerciale, prendiamo del cibo. Abbiamo diverse cose di cui parlare, e il tempo passa veloce, piacevole. Per quanto mi riguarda sarebbe piacevole anche se stessimo in silenzio tutto il tempo. Andiamo al cinema. Vediamo “parte” di un film, poi usciamo, e prendiamo un gelato che finiamo seduti su un marciapiede appena fuori il centro commerciale. Cerco di gustare ogni singolo istante, ogni parola, sorriso, e qualsiasi altra cosa tra noi, perche’ so che le nostre strade, il giorno dopo, si divideranno. Si, almeno per un po’.
Per rendere la giornata ancor piu’ memorabile, ce ne fosse bisogno, decido di portarla all’Above Eleven rooftop bar. Al 35esimo piano, con una vista fenomenale su Bangkok ormai illuminata solo dalle luci dei suoi grattacieli e case, seduti al tavolo di un elegante bar sorseggiando un ottimo drink, io e lei. Due ore son passate come due giri d’orologio. Non avrei mai lasciato quel posto, perche’ avrei voluto che quel momento non finisse mai. La sua presenza mi riempiva talmente tanto.
Tornati “a terra”, piano piano ci muoviamo verso KhaoSan road, e le sue bancarelle. Io avevo ventilato l’idea di comprare un braccialetto per me, cosa che mi manca da un po’. Lei lo sceglie per me e me lo regala. Io le scelgo e regalo degli orecchini. Ho detto che l’avrei sempre portato, e cosi’ sara’. Per quanto stupido possa sembrare, e’ sempre qualcosa che mi ricorda di lei.
Torniamo in camera. E’ quasi mezzanotte. Avrei dovuto svegliarmi appena 4h 45’ dopo per prendere il volo verso Hanoi. Inutile dire che la notte non chiudo occhio. Soprattutto per il pensiero che non la sto perdendo. Assolutamente non per sempre: la distanza e il tempo non mi fermano. Ma di sicuro per un po’ di tempo, i nostri piani di viaggio non coincidono. A luci spente, dopo un po’, penso al tempo cosi’ bello, felice, pieno che ho vissuto con lei, e a tutti i momenti di solitudine che ho davanti, quando capiteranno. So gia’ che mi manchera’ tantissimo.
Al mattino, la abbraccio forte, le lascio un biglietto con i miei saluti e me ne vado, con gli occhi assonnati di un uomo che non ha chiuso occhio per tutta la notte, e con gli occhi velati di lacrime di un uomo che sa cosa si lascia alle spalle.
Lei e’ valsa piu’ di tutti i posti visti, di tutte le cose fatte. Da quando le chiesi di uscire a bere qualcosa a quando l’ho salutata, il tempo passato con lei e’ stato fantastico, e sempre piu’ bello di volta in volta.

A te dedico le 3 parole che mi hai insegnato. Tu sai quali! A presto!

lunedì 17 marzo 2014

Asia: un fiume random di considerazioni

Oggi e' uno di quei giorni in cui mentre sono per strada a imprecare per un motivo o per l'altro, ho una voglia matta di sedermi al tavolo e scrivere i miei pensieri. Eccoli qua, in un mix senza alcun senso logico di pensieri arrabattati alla carlona che voglio condividere col mondo esterno alla mia scatola cranica.

Ci metto anche i numeretti, che fanno tanto elenco di cose sensate e scientificamente provate.

1. Oggi mi sono svegliato e dopo un breve check-up eseguito da me stesso, dunque di cui mi fido ciecamente (...), e' emerso che il mio stato di forma attuale rasenta quello di un cane rognoso in Birmania. Ho vesciche da infradito ai piedi - e quelle sono pestilenziali - ho il dito mignolo del piede ammaccato quindi posso calzare anche un foglio di carta ma fa comunque male, ho un mal di gola cattivissimo che mi sta silurando la gola ogni volta che deglutisco, e se ho la sventura di deglutire del cibo (cosa che ahime' son costretto a fare 3-4 volte al giorno!) il siluro diventa una bomba atomica. Fa un male pauroso, davvero. Sembra di mandar giu' chiodi e vetri rotti. O un mucchietto di carta vetrata. Il raffreddore non accenna a passare, anzi ora che scrivo peggiora leggermente. La febbre e' sempre dietro l'angolo, solo il Paracetamol mi sorregge. Infine, delle innumerevoli, fastidiose, misteriose micro vesciche si son formate da ieri sulle mie mani, facendomi pensare a tutte le malattie del mondo. Mi son guardato allo specchio stamattina e ho pensato che dal grandioso stato di forma che avevo quando lasciai l'Australia in fondo in fondo mi separano appena 14 giorni. Wow. Ci vuole poco da ste parti per diventare uno straccio. (ok, considerando quel che ho fatto in questi giorni puo' starci, ma, still...)

2. Come diretta conseguenza del punto 1, oggi sono stato in piu' farmacie che in tutto il resto della mia vita sommato. 4 diverse per chiedere ad ogni farmacista - farmacisti, si, no dottori, pare impossibile trovarli quelli! - qualsiasi cosa da cui potevo essere affetto. Un'amica conosciuta pochi giorni fa ventilava l'idea della dengue, che ha sintomi simili. Ho toccato ferro, legno e il mio ciccio allo stesso istante. Fortunatamente tutti gli interrogati mi hanno detto di non preoccuparmi, perche' se fosse dengue sarei piu' a letto che altro, avrei robe sulla pellaccia da farmi rabbrividire allo specchio e probabilmente perderei sangue o vomiterei. Comunque rabbrividisco. Ad ogni modo, mi faccio esaminare e faccio scorta di pomate, unguenti e pastiglie che farebbero invidia ad un vecchiazzo. Ora ho nuove (il terzo tipo diverso) pastiglie per la gola, con un effetto anestetico che assomiglia a quando ti estraggono il dente del giudizio, una pomata per le vesciche (che sembrano essere un fungo, magari dovuto all'acqua di merda che c'e' da ste parti), un disinfettante generico e una pomata per i morsi d'insetto, che sono quelle macchie tipo brufoli che notavo sulle spalle, comparsi all'improvviso. Dicevo "Cacchio, pare di esser tornati a quando si aveva 15 anni", e invece.. stupidi insetti locali. Voraci come i predoni. Morale della favola: sono una farmacia ambulante. Ma deambulo poco, ho passato buona parte della giornata tra tavolino e letto!

3. E' orribile essere "backpacker" quando sei ammalato. Correrei in salita trainando una carriola di pietre piuttosto. Perche' prima di tutto sai che potresti investire meglio il tuo tempo, vedendo e facendo cose fighe anziche' passando il tempo come sto facendo ora (...). E poi, perche' fare quei giri che comunque devi fare - vedi cambiare hotel/lodge/ostello, prendere un taxi, un volo - diventa terribilmente straziante. Non e' gran cosa aggirarsi per un aeroporto con 18 kg sulla schiena e 10 davanti tra i due zaini, con la testa che ti martella come un cazzo di motorino e il naso da soffiare ogni 5 minuti. Fanculo. Via di autocommiserazione.

4. Mi manca la compagnia di qualcuno. Voglio dire, ovviamente manca una ragazza, ma in queste situazioni, mi manca una spalla, maschile o femminile, con cui girare un po', passarmela nei momenti belli e in quelli brutti. Anche se l'unica cosa che farei adesso sarebbe attaccarle il vaiolo probabilmente.

5. Non mi piacciono le ragazze asiatiche. Pensavo di si, invece mi sbagliavo. La razza bianca non ha confronti da temere! (e ora via alle accuse di razzismo.. le aspetto volentieri, sono pronto!)

6. Ieri la prima persona al di fuori dall'hotel con cui ho avuto a che fare era la commessa dello sport bar di fronte. Alle 7 della sera se ne stava seduta a gambe aperte su uno sgabello, con degli shorts che piu' che shorts sembravano mutande lunghe e con qualcosa di sospetto tra le gambe. Si fosse dimenticata, che so, la matita mentre sovrappensiero recuperava il filo dei suoi ultimi scritti? Probabile. Il fatto che siamo in Thailandia pero' mi fa propendere per il fatto che in realta' quella non sia una matita.

7. Cosa non mi piace dell'Asia: il cibo, in primis. Anzi, e' buono all'inizio. I menu sono vasti, anche se alla fin fine ci sono 5 categorie (pollo, maiale, pesce, salads e noodles). L'inizio curioso e' sempre promettente, ma ogni bel ballo stanca. Figuriamoci i balli meno belli. Il pollo, soprattutto dopo che lo vedi appeso nelle bancarelle per strada e col colore dello scotch da pacchi, ti passa la voglia anche solo di vederlo vivo e con le penne addosso. Il maiale se ci fai attenzione nel resto del mondo, forse non vuoi mangiarlo in Asia. Soprattutto per strada (io comunque l'ho fatto, dannazione a me). Il pesce e' buono ma non puoi campare di solo pesce. Non sazia. E soprattutto, non sai che pesce mangi. Chi ti garantisce che non provenga dal fiume dove poco prima avevi visto degli induisti bruciare dei cadaveri? Infine, tutto il resto e' o troppo piccante, o troppo vegetale (io sono quello della carne). Ah, c'e' il riso poi. A colazione, a pranzo, a cena, a merenda, come dessert, e come spuntino notturno. E' secco come l'aria del Sahara e se ne prendi una forchettata dalla pentola tiri su anche la pentola stessa da quanto impacchettato eh. Inutile dire che a meno che non ci siano dentro nutrite quantita' di gamberetti, frutta, salse o carnacce varie il riso non rientra piu' nemmeno nel mio menu' di guerra.

8. Cosa non mi piace dell'Asia: le sue citta'. Le odio. Sono tutte uguali, un garbuglio di stradine, di gente che ignora come si guidi civilmente, di rifiuti, di fiumi da scolo rifiuti tossici, di cani randagi e bancarelle ambulanti di ogni genere. Finora, non distinguerei Kathmandu da Phuket o da Bangkok, in certi quartieri. Devo ancora vedere altre citta', ma questa e' la sensazione. Chiaro che se vedi quei 2-3 landmarks qualcosa salta all'occhio, ma sono tutte per il resto terribilmente, caoticamente uguali. E non mi piacciono, di sicuro non ci vivrei mai e nemmeno ci starei a lungo come turista. Non mi piace l'idea di calpestare un cane morente se non abbasso lo sguardo mentre cammino, o di finire investito da un tuk-tuk se non aderisco alle vetrate dei negozi lungo la strada. In piu' la puzza che si aggira per le strade e' fetente. Scorreggerei io stesso per coprirla e credo ne trarrei beneficio.

9. Cosa non mi piace dell'Asia: ora, non voglio fare di tutta l'erba un fascio perche' sarebbe ingiusto, ma in diversi posti (come in buona parte della Thailandia) confrontarsi con la gente e' un PAIN IN THE ASS. Non parlano inglese, poveracci, quindi non li biasimo. Ma tutti dicono che gli asiatici sono i numeri uno. Come cazzo fai ad esprimerti se non riesci manco a capire se ti hanno appena mandato a cagare o se ti hanno detto grazie?! Io oggi prima di trovare il farmacista che parlava inglese ne ho girate 3 di farmacie. Parlare con i tassisti poi e' come parlare con una scimmia educata. Saranno anche bravissime ed onestissime persone, ma io non riesco a confrontarmi con loro, e questo abbassa tantissimo il livello dell'esperienza asiatica purtroppo.

10. Non mi piacciono quelle persone che vanno matte per l'Asia a priori. Come per l'Australia. No matter what. Chissefrega dei rifiuti per strada, son caratteristici! Chissefrega della pericolosita' delle strade, e' simpatico! Chissefrega che se scompari per strada nessuno se ne sbatte una sega di te, tanto capitera' a qualcun'altro! Chissefrega dei cani-tappeto, dei fiumi discarica e del camminare facendo il limbo tra i cavi elettrici che pendono dai pali per strada! Ma si. L'Asia e' fantastica!

11. Cio' detto, ci sono dei posti fantastici. Fare diving alle Similan e alle Phi Phi e' stato incredibile, e quelli sono tra i posti piu' belli al mondo per immergersi. Ci sono giungle, citta'-templio e avamposti della tecnologia (vedi SIngapore, Hong Kong, etc). Ci sono diverse cose per cui dare un giudizio positivo all'Asia. Ah, dimenticavo, e ci sono i cinesi, poco piu' in su!! Quanto ridere fanno loro??!!! (saro' bandito dalla Cina a vita dopo aver detto cio'. Oppure mi eleggeranno a presidente onorario, sai mai)

12. Quanto mi rompe er cazzo dovermi fare lo zaino ogni dannato giorno o quasi. Odio essere un backpacker tutto sommato. Fare il carpacker era molto piu' comodo, sembrava quasi di essere in casa. Qui invece e' monta-smonta di continuo. Sto usando la solita maglietta sudata da una settimana per non dover disfare lo zaino, prendere una maglietta nuova e pensare a dove mettere quella sudata senza far andare a male anche tutte le altre. Problemi seri. La vita dalle mie parti e' dura e selvatica.

13. Dopo la prima immersione alle Similan, torniamo in superficie e la guida mi fa: Manu, sei sicuro di aver fatto 4 immersioni? Io lo guardo, pensando "devo essere talmente schiappa che questo pensa non abbia nemmeno fatto il corso base", gli rispondo di si, e lui mi fa: "Perche' hai un galleggiamento da paura, sembra hai 40 immersioni non 4 alle spalle! Bravo" Fuck yeah dude!!! That's the boy! Ain't no mothafucka!! Sempre detto che son nato in acqua, io!

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Ciao a tutti, io me ne torno a letto a dormire!
Manu