mercoledì 26 dicembre 2012

Vecchi ricordi


Oggi non avevo un cazzo da fare. Veramente nulla. Frustrato dal fatto di lavorare ben al di sotto delle ore immaginate, e alla ricerca di un secondo lavoro part-time, dopo aver passato la mattinata ad allenarmi, a cucinarmi qualcosa di buono, e a chiedere ai vicini se avessero bisogno di una mano ad ore con i cavalli, ho dovuto cercare qualcosa con cui ammazzare il tempo.

Mentre trasferivo le ultime foto sull’harddisk portatile, mi sono imbattuto nelle foto di un tempo. Non mi son messo a guardarle, ma ho cercato i video nelle rispettive cartelle. Apriti cielo.

Ho passato un’ora, dico un’ora, a guardare video di scherzoni, di battute di pesca, di cucina improbabile, di gente che in piazza non aveva altro da fare se non filmarsi mentre sparava cazzate.

Ora condividero’ con voi alcune delle nostre perle. Sto parlando di me e dei miei amiconi di Cadoneghe, gli amici con cui sono cresciuto. Voglio che sappiate che seppur lontano e sebbene non vi vedro’ per un bel pezzo, non vi dimentico e vi porto sempre con me. Ne abbiamo fatte un sacco insieme, e ci porteremo questi ricordi fino all’altro mondo, ne sono sicuro! Grazie amici!

 

Partiamo con un po’ di battute di pesca..

Un giorno ad esempio, Auri mi domanda “Manu aiutami ti prego!”, per slamare l’ennesimo sfortunato pesce finito al suo amo. Questo da la misura della sua proverbiale abilita’ nello slamare efficientemente ed in rapidita’ i pesci.

Una volta invece, mentre Auri stava per tirare su il primo gobbo di giornata, l’Abo irrompe dicendo “Me lo fai tagliare?!”. Ansioso di sperimentare nuove tecniche di pesca con l’esca morta. Ovviamente infruttifere.

Un giorno io e il Gretto decidemmo di travestirci da arabi e fare un video-sequestro-uccisione di un pesce. Non so in realta’ se facessimo una voce da nero o da arabo, fattosta che era comica. Poi al momento del video, ricordiamo il Barzy fifone che per salvare la pellaccia non inquadrava il luogo del delitto. Miserabile.

Una bella domenica di luglio invece, si era a pesca in cascatella. Fabio allamava e tirava su con incredibile goffaggine un boccalone. Lo appoggiava su una straccia, mentre Barzy, che filmava, gli urlava prontamente “No dove mi siedo io puttana!”

Un’altra volta io stavo liberando un pesce di discrete dimensioni, e appena esso toccava l’acqua, il Gretto meschino buttava in acqua la sua lenza dicendo “Dai abbocca abbocca!”

Un giorno decidemmmo di dedicarci alle larve esplosive.. era tutto ormai pronto per l’esplosione, stavo inserendo il petardo acceso nella scatola delle larve, quando Auri irrompe impaurito dicendo “Aspetta io ho lo zaino aperto!”. Lo zaino era a un metro dalla zona X e rischiava di essere inondato di vermetti famelici e/o carbonizzati.

Mentre una sera stavamo sbaraccando l’argine dei nostri attrezzi di pesca, io andavo lestamente ad infastidire il Gretto versione ScoattoDiBrutto appoggiandogli delicatamente il panno onto di pesce, di escrementi di pesce e di budelli di pesce, sulla testa. Il suo “Brrrleeahh!” tirato fuori con tanto orrore che meta’ bastava mi fa tuttora ridere per interi minuti.

Altre varie:

Come non ricordare il celebre detto che andava una volta, “Giacomazzi che mangia, beve e gradisce i cazzi”.

La celebre discesa nelle grotte del Lagazuoi con Bepi&Maria. Bepi che scendendo dice “A go a machineta su na man, su chealtra a pia, e go anca da picarme!”. Attimi di panico misti a ironia. Di quella giornata non dimenticheremo mai anche il TG “Ammazza che ascesa”.

Il giorno in cui in montagna salutammo DG – ovvero Don Gabriele – prese parte uno scherzone poco riuscito all’Abo. Venne chiamato “The scherzone with the Libellulone”.

Mentre spulciavo i filmati, mi sono imbattuto in quelli della GMG ’05, anche. Ho posato l’occhio su un filmato girato a Marienfeld, dove in condizioni da rifugiat di guerra si era accampati tra ratti e sporcizia e cinesi. Dietro di noi pero’, ho visto diverse bandiere russe. Ora che so di che pasta son fatte le donne russe.. noi che cazzo abbiamo fatto quella notte scusate???! (ZIO C)

Ma una delle sere piu’ top che ricordi e’ stata quella in cui mi trovai col Gretto ai fornelli, su a Soraga. Strano che non ci troviamo a condurre Hell’s Kitchen al posto di Gordon Ramsay, la cosa mi sorprende sinceramente. Ad ogni modo, mi piace ricordare, tra i vari modi in cui si impanavano le cotolette o si aprivano le confezioni di gnocchi, un paio di momenti:

Io che esclamo “Go spanto meta’ gnocchi par tera!” e Grette, rassicurante “E mi meta’ ovo paa cusina!”

E per finire, la Giorgia che si rivolge a Fabio dicendogli “Ti ho detto che ce n’era uno in piu’!”. E il comico Gretteria “Ma non ti ascolto quando parli, non l’hai ancora capito?!”

Nessun commento: