(Per chi non volesse leggere, sotto ci sono alcune foto)
Oggi mi sento piu’ completo. Era come mi mancasse un pezzo,
come sentissi un vuoto tra una costola e l’altra, ma ora va meglio. Indietro a
quest’estate, a fine maggio, ero stato tra i vari posti anche in Oregon, ed
avevo seguito la costa circa da Florence fino su a Nord, quasi al confine con
lo stato di Washington. Li’ avevo visto il posto geografico con il nome piu’
breve al mondo, un fiume, dal nome pressoche’ non scordabile: D. Il D river.
Semplice no?! Ebbene, non me n’era fregato granche’ all’epoca. Ma quando venni
a conoscenza, mentre esploravo le curiosita’ della Nuova Zelanda prima di
partire, che in questo paese si trova il luogo geografico col nome piu’ lungo
al mondo, mi sentii subito in dovere di completare quest’opera. Il tutto venne
ad assumere un senso. E’ come giocare a memory, e imbattersi a fine turno in
una carta di cui sai gia’ per certo dov’e’ la coppia. Devi farlo. Ce l’hai.
E cosi’, oggi, l’obiettivo di giornata – e che giornata,
ricorre un mese dal mio atterraggio ad Auckland, dall’inizio del mio viaggio in
Nuova Zelanda – era solo giungere in quel posto, una collinetta insignificante
dal nome impronunciabile ed indicibile sperduta nelle campagne vicine alla
costa sud-orientale di North Island. Quando giungo ad un cartello marrone che
dice “Longest Geographical name on Earth” mi emoziono. Sento che l’impresa e’
vicina. E quando vedo un enorme cartello bianco lungo piu’ o meno 6 metri con
scritto il nome della collina, mi viene da ridere. E’ veramente lungo una vita.
Sarei curioso di sapere se c’e’ qualcuno in grado di leggerlo. Provateci: Taumatawhakatangihangakoauauotamateapokaiwhenuakitanatahu.
Facile no?! Vi narro brevemente la storia che c’e’ dietro, usando nomi
ovviamente fittizi – gli originali stanno sul cartello. Un giorno il capo
JohnJohn della tribu’ degli Spaccotutto se ne stava andando a spasso con la sua
tribu’, quando vide una terra che molto gli aggradava. Gli aggradava talmente
tanto che penso’ quasi quasi di stabilirvici. Peccato che un’altra tribu’, i
Tispaccodipiu’, occupava gia’ quella terra rinomata. Cosi’ le due finirono
inevitabilmente per scontrarsi, al fare alla guerra. In un singolar tenzone, il
capo JohnJohn degli Spaccotutto perse suo fratello, a cui voleva del bene. E fu
cosi’ che il capo rimase per giorni, su questa collina, a suonare il suo flauto
per commemorare il fratello perduto. Il nome della collina, piu’ o meno, sta ad
indicare “Luogo dve il capo JohnJohn degli Spaccotutto rimase per giorni a
piangere suo fratello”. Interessante eh?
Scosso e felice, realizzato, ora posso dire di essere stato
nei luoghi geografici col nome piu’ lungo e piu’ corto della terra. Questo mi
riempie di soddisfazione. Sono cosi’ contento che mi concedo un soft cone e un
milkshake allo stesso tempo – e allo stesso tempo rubo per la modica cifra di
3,2 NZD un ora e mezza di connessione al mio caro amico Mc. Se non ci fossero i
McDonald sarei fottuto, dico sul serio. Ho la mia chiavetta, ma devo
centellinarla quando la uso, non posso permettermi di sprecare MB preziosi
pagati a caro prezzo. Quella serve per le emergenze, o per quando non ci sono
McDonald’s!
Mentre guido oltre la collina, oltre il Mc Donald’s, oltre
Dannevirke – un piccolo villaggio orgoglioso delle proprie radici vichinghe
(danesi per l’esattezza), tanto da sfoggiare emblemi vichingi e nordici ovunque
– realizzo una cosa che mi colpisce. L’input me lo da una via, Franklin Rd. Mi
viene in mente l’indirizzo che usavo mentre vivevo nel Dakota del Sud, Franklin
Street. E poi, mi viene in mente l’indirizzo che per poco tempo, ho usato
mentre stavo a Queenstown: Frankton Rd. Entrambi gli indirizzi dei posti dove
ho vissuto eccetto casa mia, iniziano per Frank. Franklin e Frankton. E’ o non
e’ curioso, quantomeno?! Significa che ho Frank nel mio destino. Ma chi cazzo
e’ sto Frank? Se e’ un tedesco, non voglio conoscerlo!
E’ il mesiversario (se esiste, questo termine) del mio
arrivo, dicevo. Anche questo mi eccita, posso dire alla gente che mi chiede da
quanto sono qui, “un mese”, anziche’ tot settimane. Non sono piu’ un novellino
ormai. Posso dire il fatto mio. Vi chiederete, forse, come mi sento.. se mi
sembra sia passata una vita o se la mia partenza mi sembra ieri, in
particolare. Ebbene, mi sembra normale. Mi sembra di esser partito circa un
mese fa, e cosi’ e’. Invece, se prendessi le giornate singolarmente, direi che
sono incredibilmente lunghe. Non perche’ siano noiose, quanto invece perche’ sono
piene di eventi e di cose da fare. Non ho mai le mani in mano. Anche “perdere
tempo al computer”, usando un termine caro a mio cugino, diventa qualcosa di
serio, perche’ si mettono in ordine le foto, si aggiorna il blog, si aggiorna
FB, si risponde alle mail, ogni tanto si skypa con qualcuno. Non e’ cosa da
poco, solo questo. Ed oggi, dopo un mese, me la voglio prendere comoda e
arrivare in ostello presto. Voglio farmi una bella, lunga doccia calda, e
fanculo al risparmio dell’acqua, ambiente, etc. Etc. Tanto so che lo scrivete
solo perche’ vi costa un macello di energia per scaldare l’acqua calda che uso,
quindi lo faccio quasi volentieri. Poi voglio farmi la barba, voglio andare al
supermercato e perdere tempo fra gli scaffali a vedere le offerte, cosa c’e’ di
interessante, sognare cibo che purtroppo non posso comprare – uno perche’ prima
o poi mi costerebbe caro sul conto in banca, due perche’ se mangiassi tutto
scoppierei – e poi voglio andare a letto presto stasera. Dormire in macchina si
puo’ fare, ma non posso di certo tirare le 3 di mattina il giorno dopo.
Prima di fare tutto questo pero’, per strada noto un
cartello che indica un chioschetto dove in vendita ci sono prodotti freschi
dall’orto. Mi ci fermo, anche se non sono il cliente tipo di questi negozi, ma
mi hanno detto che vi si possono trovare prezzi inferiori ai supermercati, ed
ho bisogno di mangiare qualche verdura fresca. Ieri ho mangiato una zuppa in
scatola, un minestrone ecco, che all’aspetto faceva ribrezzo ma al gusto era
interessante. Oggi vado sugli asparagi. A casa non li mangio, ma so che fanno
bene. E costano poco, e ne ho per due giorni. Quando esco dal chioschetto con
circa 3-400 grammi di asparagi per 2 NZD, sono contento. Stasera forse mi
inventero’ un risotto con parte di essi, o forse li mangero’ come contorno a
della buona carne.
Anche questi sono i pensieri di un tramper.
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Fountain @ Napier, New Zealand. Copyright Emanuele Canton, 2012. |
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Il luogo geografico col nome piu' lungo del mondo. Ovviamente, in New Zealand. Copyright Emanuele Canton, 2012. |
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