Oggi per me e’ stata l’ultima giornata a Queenstown, ma piu’
che altro e’ stata l’ultima giornata con gli Hong, i miei nuovi amici coreani
nonche’ padroni di casa. Sono delle persone molto semplici e gentili. Josef mi
fa morir dal ridere.
Non mi hanno mai dato motivo, sin dall’inizio, di dubitare
di loro, o di dovermi preoccupare per qualsiasi cosa. Ultimamente non volevano
neanche che lavassi i piatti. (forse perche’ hanno scoperto come li lavo)
Oggi Josef ha voluto che io assaggiassi del tipico cibo
coreano, cosi’ mi ha cucinato una zuppa di alghe (prima volta in assoluto che
mangio alghe – quelle verdi e lunghe che si vedono nei documentari sugli
oceani!) del cavolo speziato e del cavolo fritto. Ah e delle radici di sedano.
Cose che credo non avrei mangiato neanche sotto tortura, per ospitalita’ le
assaggio. E tutto sommato non son nemmeno cosi’ rivoltanti! Un’altra versione
di alghe – tipo essiccatte – messe sotto forma di lastrelle, sono buonissime
per avvolgere il riso. E sanno un po’ da patatine. Josef, visto il mio
apprezzamento, me ne regala due scatole.
Io stasera ho cucinato loro un po’ di pasta fatta come si
deve. Italian style (Gangnam e’ coreano invece, me ne hanno parlato oggi! Ora
so la storia di quello scemo che balla!) Loro la pasta mi e’ parso di capire la
friggano. Bl. Ad ogni modo, la mia pasta acciughe olio e olive e’ stata
apprezzata. Anche da me, ci voleva. Abbiamo passato una bella oretta a tavola a
parlare, ed e’ stato bello. Quasi commovente, quando Josef, per salutarmi, ha
detto che sono un ragazzo brillante, che ho capito tante cose, e che ho un gran
futuro davanti a me. Io gli dico qualcosa come “Ma va, figurati, mi sovrastimi”.
Ma lui era convinto. Me lo ha ripetuto. Mi ha detto di sfruttare queste
occasioni che avro’, il lavoro che prendero’, mi portera’ da qualche parte.
Alla fine, quando stavo scendendo le scale per andare in
camera, mi ferma e fa: “Stavo anche pensando di presentarti una ragazza
coreana, ha la tua eta’ ed e’ appena arrivata qui. Te la faro’ vedere.”
Io non so perche’, ma credo di non meritarmi tutto questo.
Voglio dire, trovare persone cosi’. Guardo indietro nella mia vita, soprattutto
negli ultimi anni, e vedo persone immense trovate qua e la, anche un po’ per
caso. E mi domando, perche’ io? Non ho fatto nulla di speciale, non sono
nessuno, credo di non essere una persona indimenticabile agli occhi degli
altri. Eppure, ho la fortuna di conoscere persone incredibili, di cui mi
fiderei (quasi) ciecamente.
Non credo di meritarmi tutto questo, ma una cosa e’ sicura,
faro’ di tutto per migliorare, per poter essere degno di quel che mi capita.
Per avere mani e cuore grandi abbastanza per accogliere tutto questo. Chissa’
che lungo questa lunga strada non mi manchino le energie, e le mie gambe e le
mie spalle crescano allenate a sopportare i pesi e le fatiche. Un futuro
brillante. Ci provero’.
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