martedì 31 marzo 2009

Solitudine

Solo ora realizzo quanto sia terribilmente difficile convivere con la solitudine.
Sono solo al primo giorno chiuso in casa, ma so che per altri 5-6 se non peggio non potrò muovermi. Mi viene male a pensarci.
Fuori vedo solo neve, sento solo vento.
Per cercare di combattere questa situazione, sto sperimentando un diversivo: cambiare i ritmi giornalieri. Cercherò, visto che non andrò a lavoro, di assimilare il più possibile i ritmi italiani, di modo dunque da svegliarmi prima ed andare a letto prima. In questo modo, avrò più tempo della giornata in cui parlare con qualcuno, e meno tempo in cui sono da solo senza possibilità di sentire gente.
Verosimilmente, parlando in orari miei, potrei alzarmi tra le 5 e mezza e le 6 di mattina, per andare a dormire tra le 18.30 e le 19 di sera. Per questi giorni, credo sarà una cosa buona.
Non potete neanche lontanamente immaginare cosa voglia dire essere soli ed aver voglia di avere un amico con cui parlare o fare qualcosa, anche solo giocare a carte.
..Ma avere l'amico più vicino a migliaia di chilometri da qui. E' impressionante.

lunedì 30 marzo 2009

Blizzard 2.0

L'inverno peggiore degli ultimi 30 anni mi hanno detto oggi.
Proprio quando ci sono io in mezzo ai maroni. Fanculo.
Da oggi alle 18 è in vigore un altro allerta meteo causa Blizzard, fino alle 18 di domani sera. Il vento più forte e la neve dovrebbero svilupparsi in queste 24 ore, per poi diventare nuvole martedì, poca neve mercoledì, nuvole giovedì, pioggia venerdì e poi piano piano tornare al sole, la settimana prossima ancora.

Un pò sconfortante come meteo.

E sono un pò sconfortato anch'io, non vado incontro a questi giorni di merda certo col morale alle stelle.

Quindi.. Un Manu decisamente sotto zero, per temperatura, e per morale. Auguri..

sabato 28 marzo 2009

Un sabato utile

Finalmente riesco a rendere utile un sabato da quando sto in questa terra!
Dopo due di codesti giorni passati a girare inutilmente in cerca di Palmer Creek, quest'oggi ho sfidato la strada di casa per andare in città e rifornirmi fino alla fine della mia permanenza. Spesa grossa insomma, per ovviare anche ai ladri della Grocery qui a Kyle!
Infatti, da domani ricomincia una nuova rottura di maroni, una perturbazione che porterà neve per quasi tutta la settimana. Userò un metro stavolta e son curioso di vedere che roba viene giù.. Speriamo bene..
Comunque!

Stamattina mi alzo di buon'ora come al solito, anche se mi condedo 10 minuti in più visto il sabato, abbondante colazione cerealesca, prendo e me ne vò. Stamattina però ho l'autista che mi guida fuori di casa!
Mark, patron del B&B, mi sbraita dietro dalla finestra ingiungendomi di non fare ciò che stavo per fare (cioè andare giù per la strada che mi ero aperto tra la neve dopo 3 ore di spalare il giorno prima..) e di aspettarlo. Il piano era diverso!
Prevedeva di "rellare" (fare rally) giù per la collina in mezzo all'erba, dove c'è meno neve e l'erba tiene di più del fango. Buona idea, ci avevo pensato ma avevo bocciato il piano per la gibbosità del terreno.
Si mette Mark alla guida, io vedo già la macchina a tocchi, ma spero ancora nella buona riuscita del piano.
Dopo parecchi rumori metallici sordi, arriviamo a destinazione: il pezzo più ostico è passato, ora devo uscire io da fango e nevischio. Impresa facile per Manu McRae, che si lancia a tutta velocità, un pò pericoloso a dire il vero perchè se la macchina sbanda un pelo sono chiavato, ma riesce così a contrastare le pozze di fango e neve che altrimenti l'avrebbero bloccato.
Sono fuori dalla merda, mi attendono miglia e miglia di rettilinei asfaltati!! Che bello, è quasi una gioia, e mi avvio a Rapid City.
Ci arrivo, perdo un maledetta ora e mezza al supermercato (robe da far invidia a papà, sarò un suo degno discepolo!), faccio benzina, constato che il negozio dove volevo recuperare un Tergy(cristallo) è chiuso, e torno a casa.
Ritorno alla merda dunque.

Mi preparo psicologicamente, ma già dopo 10 metri sono fermo. Fango, taaaanto fango, perchè il sole mi ha si aiutato a sciogliere la neve ma forse è stato peggio. Mentre quella semi-ghiacciata tiene le ruote, questa le fa affondare.
Vado in retro, giro a chiodo e monto su del fango secco che sembra scavato da un aratro. Guido con la macchina metà più alta dell'altra parte di 30 cm, ma almeno le ruote prendono. Vado avanti così ma alla fine anche il fango secco mi molla, e vedo davanti a me un lago. Opto per la soluzione finale, la "scampagnata con la carriola e vaffanculo alle sospensioni". Mi butto tutto a lato della strada, non senza difficoltà (la macchina alla prima curva mi parte di culo, prontamente giro il volante e raddrizzo abbastanza da montare sull'erba) e prendo la prateria, che mi riserva meno buche di quante immaginassi.
Arrivo al "corcevia", dove si interseca la strada usuale (impraticabile) e quella tracciata dal camioncino, piena di buche, che Majinbuick farebbe a fatica. Me ne invento una, e dopo aver accelerato a chiodo per prendere velocità e non fermarmi sulla neve infida, salgo su per una collina. Grande Manu McRae, riesco ancora una volta a guadagnare la parte migliore della strada, salendo su una collinetta di fango secco che mi conduce a casa. La discesa verso il nuovo parcheggio è dura, al solito via di culo come non mai, ma basta turnare nell'altra parte ed il gioco è fatto, senza urtare troppo male le barriere di neve ai lati del fango sottostante.

Manu è arrivato, e subito Mark lo attende col sorriso sulle labbra e dicendo "Now you are an expert driver!" E Manu risponde "Oh yeahh!!".

Il bello di oggi però non è stato questo: è stato invece il sorriso di due bambine che ho incontrato, che da perfetto sconosciuto qual'ero per loro mi hanno sorriso e parlato, anche se magari sapevano poche parole soltanto!

Una, di 5 anni, sentendo le parole di sua mamma mi ha addirittura detto "Pay Attentioooon!", fai attenzione!! :)

Se voglio non mi ferma nessuno!

Oggi è stata un'altra giornata dura, molto simile a ieri, ma ve la racconto lo stesso, perchè ho scoperto due cose.

Oggi infatti, ho passato la mattinata, dalle 11 alle 12.30 circa, a spalare neve. Il mio obiettivo è di riuscire ad andare a Rapid City per delle compere più gustose che nella merda di Grocery che c'è qua sotto (dove l'acqua in bottiglia costa 1.30 al litro mentre io ne compro 3,8 litri a 0,90)domani (sabato) o al più tardi domenica, anche se danno possibili rovesci che intralcerebbero i miei piani sotto forma di fango.

Ora, oggi il sole è stato alto nel cielo senza una nuvola per tutto il giorno, dunque, una volta fissato l'obiettivo, ho cercato di dargli una mano. Anzi, due mani ed un badile. La mattinata è stata proficua, ho liberato una buona parte di strada in salita ed ho lasciato al caldo sole di metà giornata il compito di finire il resto.
Torno dentro, sudato come una lea, non molto stanco vi dirò, ma affamato.
Mi faccio una pasta all'olio (non so perchè ma avevo quella voglia), mangio una carotona come al solito ed una banana, poi sono di nuovo operativo. Raggiungo l'ufficio postale con l'amico del b&b, mi fa fare un giro di cui non me ne sbatte una mazza e poi torniamo a casa. Ore 16.30. Riprendo in mano la pala, Ipod alle orecchie, berretto sciolto alla "7 nani", no guanti, no giubotto, leggero al massimo fiducioso nel tiepido sole di fine giornata. E via, altro giro altra corsa.

Il compito è altamente scoraggiante a vedersi: la strada è larga 3 metri e lunga all'incirca venti. Tutti da spalare se voglio passare con la bassa e senza 4 ruote motrici Majinbuick. Sguardo duro all'orizzonte, richiamo alla mente Rocky Balboa quando disse "IO CI PROVO", e mi metto a spalare di buona lena.

Nell'ora e mezza in cui ho spalato senza mai riposarmi, ho scoperto che se mi metto a fare una cosa, se mi metto in testa di raggiungere un cazzo di obiettivo, lo faccio e basta, non esiste nessuno che mi ferma o mi ostacola. Mi son piaciuto dentro di me, e quando ho visto tutto il lavoraccio che avevo fatto, mi son stupefatto di me stesso. Una cosa che dicevo impossibile un'ora e mezza prima, la vedevo praticamente realizzata ora.
La strada non è però il massimo, c'è ancora neve e stanotte ghiaccerà. Inoltre, la larghezza è giusto a pelo per Majinbuivk, spero di non rimanerci incastrato mentre proverò l'uscita.
Non è quello l'ultimo ostacolo: ho spazzato la neve dal "vialetto" praticamente..mi attendono poi 1.9 miglia di fango, neve sciolta e pozze d'acqua. Questo si, un vero rally. Non so cosa mi riserverà il domani, ma sono intenzionato a provarci. Credo, se riuscirò a trovare un posto per la macchinetta, farò un video della guida, per dimostrarvi che non sto sparando balle.
Se ce la farò.. Credo potrebbe essere, nella visione totale dei fatti, un'impresa, e ne sarò fiero.

Se non ce la farò, almeno avrò fallito provandoci anzichè starmene con le mani in mano a guardare.

venerdì 27 marzo 2009

Fucking weather

Descrivo non la mia giornata, ma 30 minuti di essa.
30 minuti di fottutissimo freddo, vento e neve.
Eh si, non per masochismo, ma per necessità. Il veicolo più grosso di cui disponevamo è rimasto intrappolato nella neve alta 40 cm, nel tentativo di creare una strada per far uscire Majinbuick nei prossimi giorni, cosa che si rivelerà alquanto irrealizzabile. Usciamo, siamo in tre, spingiamo a mano, facciamo leva con un palo, scaviamo tutt'attorno alle ruote ma niente da fare, anche perchè forse l'ostacolo maggiore è la neve che tocca gli assi della macchina.
Rimango fuori tutto questo tempo, con i guanti semi bucati che diventano peggiori ogni volta che li indosso, e con i pantaloni della tuta che non garantiscono calore.
La temperature a mio avviso è attorno ai meno 5, ma quando soffia il vento percepisci meno 10 se non oltre..
Inoltre, la neve imperversa. Guardo la collina, prima di rientrare ibernato, e vedo il sole che tramonta, offuscato da un impercettibile foschia e dalla neve che cade veloce. Uno spettacolo quasi pauroso, per chi al freddo fuori ci deve stare per un pezzo.
Rientro in casa, alzo subito il riscaldamento, e ascolto il mio corpo:
le mani sono molto fredde ma non stanno malissimo; i piedi, di contro, sono sul congelato; il viso è la parte presa peggio: riesco a muovere il naso con un decimo della velocità consueta. Mi soffio lo stesso, e persino ciò che esce è freddissimo. Una sensazione non bellissima.
Poi mi guardo allo specchio: eccetto per dove tenevo il berretto, e dove tenevo alto il cappotto, sono rosso scuro. Sembra stia indossando una mascherina.
Mi lavo il viso con l'acqua tiepida, che mi fa sentire il volto quasi caldo!
Ora è meglio che cucini qualcosa, un bel pò di carne, anche se oggi ho già mangiato una torta che mi ha riempito per i prossimi 3 giorni, ma col freddo che ho preso, devo rifarmi un pò.. magari una pizza calda ecco..a domani la carne..

mercoledì 25 marzo 2009

The day after

Sono finito. Divisione in sillabe: fi-ni-to. Spelling: f-i-n-i-t-o.
Questo schifo di giorno mi ha riservato gentilmente una barca di fatiche. La sveglia suona alle 6.30, conscio del fatto che, se il tempo mi permetterà di andare a lavoro, avrò il mio bel da fare per sghiacciare la mia carriola. Alle 7.20 sono fuori di casa, ed inizia il bello. Fortunatamente Majinbuick parte, almeno quello. Esco fuori ed inizio a grattare (o raspare) via il ghiaccio dal vetro con il coso per girare le frittate (non so come si chiami, gli darò un nome: il coso. Così ci capiamo senza giri di parole infiniti). Poi, passo alle ruote. Immagino che non sarà tutto rose e fiori, che ci sarà sicuramente fango ghiacciato e neve tra ruote e terreno, e così è. Provo di tutto: calci, badile, colpi di manico di scopa (fino a che non l'ho rotto..) pentolate di acqua bollente, ma è tutto inutile: quando torno in macchina e do gas in retro, non si schioda di lì. Fortunatamente, secchiata dopo secchiata, sembra che l'acqua diminuisca lo spessore del lastrone che impedisce all'anteriore destro di girare. Mando a cagare la nettezza di guanti e Woolrich e metto le mani li sotto, divento supersayan per lo sforzo ed estraggo un lastrone. Avrei voluto fotografarlo per vedere che bestio era: sarà stato 40 cm di altezza e tra i 5 ed i 15 in larghezza. Questo ricordino era incastrato sulla ruota, il che le impediva la mobilità.
Dopo questo primo sforzo giornaliero, sono le 8 meno 15, in perfetto orario per partire in un giorno di sole. Non in questo giorno però. Parto, prendo la rincorsa per affrontare la strada coperta di neve, faccio lanciato 5-6 metri e poi ciao. Inchiodato tra fango e neve. Inizio a imprecare, provo i piani varati giorni fa nel fango ma stavolta falliscono. Ci provo per 3 minuti di seguito, poi demordo, consapevole del fatto che la macchina non si sarebbe mossa.
Scrivo una mail a lavoro comunicando che oggi non mi sarei mosso da casa.
Poi, incazzato, vado dai padroni, gli inculo una pala, ed inizio a scavare attorno a Majinbuick. Sembro un soldato che scava una trincea, ma un soldato incazzato. Ero nervoso per tutta sta neve di merda che mi impediva di muovermi. Scavo con il badile, scavo con il coso, scavo persino con un passerino (quello per tenere le cose grosse e buttare via i liquidi) per arrivare fin sotto l'auto. Ma nulla mi è utile per smuovere la macchina. Alle 9.15, dopo 1 ora e 15 min di spalamento, mi ero ormai spalato anche i maroni quindi rientro in casa.
Dove non faccio in tempo a scrivere un pò di tesi, a leggere un pò qua ed un pò la, che mi assoldano i padroni del B&B per spalare la neve della strada di casa.
Che è anche la mia dopotutto, quindi lo faccio.
Lì, impieghiamo 1h e 45 min assurdi per spalare una ventina di metri di neve, in alcuni tratti alrove alta 80 cm.
Massacrato, ho la schiena a pezzi e le mani anche. Per nota di cronaca riporto che il giorno precedente mi ero allenato, dunque le braccia andavano già abbastanza per conto loro. Non bastasse, beccati lo spalamento..

E' il giorno del 3 oggi: 3 ore a spalare, 30 minuti per far partire Majinbuick, 3 volte ho messo i guanti ormai logori ad asciugare nell'asciugatrice.. e poi mi son mangiato 3 etti di pasta per compensare le energie perse!
Almeno quello.. poi, non era tantissima!

Ora, dopo aver tolto la macchina dalla pozza, e dopo aver fatto qualche foto per documentare il lavoraccio svolto, cerco del riposo, ma credo troverò solo tesi da scrivere.

martedì 24 marzo 2009

Aggiornamenti visivi

Vi aggiorno sull'andamento della perturbazione che mi sta interessando (e rompendo i maroni..)

1. Le immagini di come si sta sviluppando.



2. Immagini da Deadwood e Sturgis, due città a qualche decina di miglia da qui (massimo 100 miglia, non ricordo)


lunedì 23 marzo 2009

Me la sono vista brutta...

Mettetevi comodi e gustatevi la lettura!

Lo faccio anch'io, mi metto comodo, ho i piedi freddi perchè le scarpe erano un pò bagnate forse, quindi mi sistemo sopra un bocchettone dell'aria calda, ed inizio la mia dettagliata narrazione dei fatti.
Del fatto: il mio ritorno a casa. Quello che solitamente è un quarto d'ora di strada, ormai i tempi del rally erano finiti, che però oggi pomeriggio si sono trasformati in 45 minuti di dura battaglia tra me ed il clima ostile.
Avevo postato l'allerta meteo che davano da qualche giorno a questa parte, e mai previsioni si rivelò più corretta.
La mattina solo pioggia per fortuna: non che andare a lavoro mi sia costato meno fatica, ma almeno la pratica è stata risolta in venti minuti anzichè 15. E' stato quasi divertente guidare in mezzo al fango creato dalla pioggia, ad un certo punto guidavo al contrario. Se giravo a destra la macchina andava a sinistra, e viceversa. Dunque, per girare a sinistra voltavo a destra ecc. Nessun problema particolare apparte una curva tirata un pò lunga e percorsa con la macchina a 45° sulla strada, ma nulla di che. Cose divertenti per Manu!

Il bello arriva alle 14.20 locali, quando dopo ripetuti consigli del premuroso Staff della Lakota Funds decido che è opportuno tornare a casa. Con un unica ragione per tornare a casa sano e salvo, mi vesto da esploratore polare (ancora senza guanti dannazione eterna, la mattina non era particolarmente freddo!) ed esco.
Almeno, provo ad uscire: il portone giù sembra bloccato, e solo con una carica stile "ariete" riesco ad aprirlo di venti cm, per poi vederlo richiudere a causa del vento. Mi dico "Ah benon.." e riprendo la mia lotta. La neve blocca lo scorrimento, il vento facilita il compito, ma l'indomito sottoscritto apre e se ne esce.
Subito dopo, sul marciapiede innevato rischia grosso: il vento, liberi di non crederci ma è così, tira via le gambe e per poco infatti non cado per terra a causa di questo. Raggiungo la macchina incolume e ridendo dicendo "Zio bo vedi te che storie.."
Poi mi sarebbe passata la voglia di ridere, sarebbe comparsa quella di imprecare, o di essere da tutt'altra parte.
Monto in macchina, ingrano la retro, accelero e non accade nulla. Invece di muovermi, rimango fermo. Realizzo di avere chissà quanta neve sotto ed allora provo la tattica "muovi il volante in tutte e direzioni finchè non scavi un solco per terra e puoi uscire". Nome poco militare per una tattica, i miei piani verrebbero sempre bocciati nell'esercito, però efficace. Riesco ad uscire, e mi avvio sulla strada. Per Kyle il traffico è quasi normale, ma a velocità dimezzata (dimezzata solo perchè si corre piano lo stesso a causa delle scuole!)
Corro, accendo lo spannavetro anteriore a chiodo, per poi spegnerlo non so perchè. Metto su un pò di musica country che avrebbe distratto un pò i nervi durante la corsa. Corsa: vado pianissimo, in salita accelero al massimo per non rimanere fermo e raggiungo la cima della collina che domina Kyle. Vado giù piano, e mi trovo sul rettilineo che mi porta a casa. Sfortunatamente, il vento, che a volte scuote anche la macchina, cambia direzione, e mi getta tutta la neve in faccia. Attacco i tergicristalli, ma faccio un'enorme, anche se necessaria, cagata: uno di essi a causa del congelamento credo si stacca a metà del giro. E' una brutta perdita, rimango senza un tergicristallo, quello dalla parte guida. Sono mezzo fregato, perchè tra foschia creata dalla neve, gocce sul vetro e appannamento non vedo assolutamente nulla. Specchietti e vetri dietro ghiacciati, sono isolato. E' come essere ciechi ma alla guida di una macchina. Provo a frenare di colpo per approfittare di una piazzola di sosta tra i campi, ma la luce è rossa: inchiodare lì è come andare per fossi, quindi riduco i danni e proseguo fino alla piazzola successiva, accendendo lo spannatore e lasciando acceso l'altro tergicristallo per vedere almeno dall'altra parte. Fermo la macchina e sono intenzionato a scendere per recuperare il pezzo perduto.
Apro la portiera un pò alla cieca, d'altronde, come cazzo faccio a capire se viene su qualcuno con gli specchi gelati e la foschia??
Mi va bene, nessuno mi porta via la portiera, ed esco. Ovviamente appena apro la porta mezzo chilo di neve si fionda in macchina e sporca tutto, ma poco mi importa, ho altri pensieri per la testa rispetto alla nettezza urbana.
Rammento a tutti che ho il Woolrich: il berretto, e il cappuccio del giubotto fatto sopra col pelo all'interno. Non serve a nulla: devo tenere il cappuccio con le mani (senza guanti di nuovo)perchè se no volerebbe chissà dove, e devo camminare controvento. Un inferno, la neve sugli occhi fa male, e devo camminare alla cieca a bordo strada, con lo sguardo per terra e le mani congelate.
Cammino, anzi corro per alleviare le sofferenze, per 100 metri, ma di "Tergy" non c'è traccia. Solo ora da pirla penso a chissà dove il vento l'avrà portato.. Sconsolato, mi toccherà comprerne uno o vendere la macchina a prezzo minore (sigh..!) e mi toccherà guidare fino a casa in chissà quali diavolo di condizioni avverse.
Salgo in macchina, ma mi rendo conto mentre cerco le chiavi di star perdendo la sensibilità delle mani. Le guardo, ed hanno un colore stranissimo, color fagiolo. Non mi piace per niente, inizio a fatica a fare movimento con le dita, accendo lo spannatore ad 80 Fahrenait e mi scaldo per 5 minuti. Riprendo la sensibilità, e provo a tornare a casa. Per fortuna il vento cambia un pò, ma mi tocca guidare con il corpo spostato a destra, per vedere qualcosa dove l'unico tergicristallo mi dona visibilità.
Entro nella strada fangosa che porta al B&B. L'ultimo grande ostacolo per l'intrepido Manu.
La strada è un misto di poltiglia nevosa e fango. Molto fango. Per un pò mi va bene, poi però incontro un tratto che non da scampo alla macchina. Si impantana, e perde sempre più velocità nonostante acceleri a più non posso. La macchina si ferma. Impreco moderatamente, forse mitigato dalla musica country che maledico dentro di me, e provo una riedizione del piano di prima: "accelera a chiodo, muovi il volante e fai una retro, poi vedi cosa succede".
Il piano concepito dalla mia mente geniale funziona, e dopo aver girato il volante al massimo riesco a guadagnare una porzione di fango leggermente più solida sul campo adiacente. Metto le ruote li e saluto quella merda di pozza. Procedo male, incontrando buche che minano le sospensioni, con metà ruote sul fango e metà sulla neve infida.
Percorro così 2 miglia fino a quando arrivo all'ultima presa in giro, la salitella finale. Ci sono due strade da percorrere, una bucosa che non faccio mai, e quella principale. Non mi avvedo che, in questo caso, quella principale è la peggiore, mentre quella bucosa offre qualche speranza in più. Come d'abitudine, mi inerpico per quella principale, ma rimango presto, e forse definitivamente, impantanato su una pozza che sembra non lasciare scampo.
Mi vedo già costretto a lasciare Majinbuick li a morire per la notte, ed io a camminare nel fango fino alle caviglie per tornare a casa, gli ultimi cento metri, in mezzo alla bufera.
Poi sopraggiugne il Kaaroth che c'è in me, e mi dico "Col cacchio, provo un'altro piano!". E' la volta del piano "Vai in retro alla massima potenza per cercare di riguadagnare la strada bucosa ma sicura". Ci provo, ma dirlo è facile, farlo un altra. Mi ricordo quando Lorenzo si impantanò a casa Lazzaro. Se voi, cugini, state leggendo, lasciatemi dire che quella era una cagata in confronto!!
Vado avanti ed indietro fino a che posso, con l'unico risultato di scavare un fossato con le ruote e di sgommarmi merda sul parabrezza, che ora è bianco di neve per metà, e onto di fango per intero! Gran bello schifo di macchina!
Con un colpo di reni però riesco a far salire alla macchina uno sperone di fango, che mi consente una manovra di aggiramento della strada bucosa. A costo di una grossa buca, la guadagno e mi sento in salvo. Mi do il cinque, la commozione sale per un'impresa che si pensava impossibile e che invece è riuscita, e sono a casa finalmente.

Dal caldo delle mura domestiche ammiro con triste orgoglio Majinbuick, che a costo di danni vari (oggi si è beccato anche una grandinata sottile) mi ha portato a casa. Ora è impresentabile, il fango seccherà e la neve congelerà. Non voglio immaginare mercoledì mattina (domani non vado a lavoro neanche se mi pagano..) come dovrò guidare quel catorcio..
Voglio fargli una foto per ricordare la battaglia, ma il tempo ostile non mi permette nemmeno questo: non riesco ad aprire la porta di casa a causa del vento, è incredibile.

Ancora adesso, mentre scrivo sento il tavolo tremare, con le raffiche più forti.
Spero di salvare la pellaccia anche stavolta, ho una ma grande ragione per farlo!

Vi porgo i miei infangati, innevati e ventati saluti,
Kaaroth

domenica 22 marzo 2009

Primavera in anticipo

A dire il vero siamo giusti con la primavera: qui è arrivata ieri, il 20 marzo..Non se nella mia terra natale sia lo stesso, non so quando cambino le stagioni ufficialmente..
Però il titolo del blog vuole essere un richiamo alla canzone che più ho dentro di me e più ho in cuffia anche in questo periodo!
Primavera in anticipo.
Si per il clima un pò: questa settimana c'è stato sempre un bellissimo sole. Qui è bello perchè il sole scalda sempre, esco da lavoro in maniche corte e cannottiera eppure sudo. E siamo solo a fine marzo, non voglio immaginare l'estate..
C'è molto vento anche, ma di per sè non da fastidio. Lo da eccome invece quando vai a camminare sui monti. Se usi l'astuzia di camminare dietro le creste non soffri per questo problema, ma se vuoi mettere il muso sulle pianure, dominare una roccia o salire in cima, te lo becchi eccome!
Motivo per cui sono sempre munito di berretto nelle mie camminate. Vedendo solo le foto potreste darmi per ammattito, ma non è così. Il vento è così forte che:
- se tiri uno scatarrone ti parte a 4 metri di distanza
- la notte la casa scricchiola
- quando cammini, se è vento laterale, a volte ti fa cambiare la direzione del passo

Insomma, una bella magagna. Però ci si abitua.

Ho provato a raggiungere Palmer Creek (su google maps ci sono alcune foto) ma per la seconda (e ultima) volta ho fallito. Le strade qui sono un casino. Non quelle in asfalto, che sono lunghe e dritte, ma quelle che portano all'interno, ai ranch, a qualche caseggiato, alle praterie. Ed io proprio per di lì dovevo passare.
Troppo difficile, anche con l'ausilio di GoogleMaps. Mi son trovato in una vallata con delle scavatrice arrugginite abbandonate lì. A pochi metri, una mucca morta.
Dietro l'angolo formato da una duna, ho chiesto ad un fattore del posto come raggiungere Palmer Creek. Costui, seduto su un quad e con un'orribile rigagnolo arancione che gli colava dalla bocca (come fosse morto) in un inglese poco capibile mi dice che devo girare non so dove a seguire per 4 miglia.
Poi mi chiede se son qui per vedere dei "cougars", dei puma. Mi cago un pò in braga e gli chiedo delucidazioni sull'argomento. Lui risponde dicendo che giusto ieri ne ha visto uno, ma che non corro pericoli perchè hanno "plenty to eat", abbondanza di cibo, da queste parti.. Se se..
Con una faccia tutt'altro che promettente mi inerpico con la mia carriola su per una di queste stradine, strette, in mezzo al nulla, piene di biforcazioni. Mando al diavolo la cartina copiata da GMaps e ad una rotonda formata da una pozza di fango secco mi giro e me ne torno verso Kyle.
Va bene Manu formato Shackleton ma non troppo.

Abbattuto perchè realizzo che non vedrò mai di persona quel posto, me ne torno a casa, dove però decido di scalare altre vette. Sembra che le distanze qui siano minori che in montagna da noi, sarà per la minor altitudine. Copro una distanza che ad occhio sembra enorme in un ora, e torno a casa a mangiare, contento di aver ancora una volta ammirato l'infinità delle pianure.
Tornando a casa, a piedi per raggiungere la carriola che avevo lasciato a bordostrada, mi sento come un idiota che cammina per il centro di padova alle 12.30 di una domenica di agosto.
Non c'è un cane in giro (ed è strano, proprio pensando ai cani!) e vedo solo sassi, e strada. Anche le palle di fieno che rotolano ogni tanto qui in giro, mi imboresso sempre quando le vedo passare, oggi non rotolavano. Bah..

Ora aspettiamo il maltempo previsto, sperando non sia nulla di grosso e nulla di peggiore di quel che finora ho già visto in termini di neve e freddo, anche se forse mi toccherà assistere alla prima pioggia americana.

Ma ho la primavera in anticipo anche dentro di me, quindi affronterò il tutto con uno stato d'animo preparato e felice!

sabato 21 marzo 2009

Allerta meteo

Giusto ora, un oretta dopo aver scritto il blog precedente, leggo sul RapidCity Journal online:

...major spring storm possible early next week...

a strong spring storm system will move across the central rockies
on monday...and then across the central plains monday night
and tuesday. this storm system has the potential to bring significant
wind and precipitation to much of the area.

as the area of low pressure strengthens monday...widespread
precipitation should develop across the area. thunderstorms are
likely across south central south dakota monday afternoon and
evening...with a slight risk of severe thunderstorms. as cold air is
drawn into the storm system...the rain could change to snow over
northeast wyoming and far western south dakota as early as monday
morning. heavy snow and very strong winds are possible across
northeast wyoming and western south dakota monday night and
tuesday...while locally heavy rain is possible across south central
south dakota monday night.

if temperatures would remain warm enough for rain across western
south dakota...flooding can be expected...with the greatest
threat from the black hills into northwest south dakota.

while there remains some uncertainty with the strength...timing...
track...and amount of cold air with this system...persons should
continue to monitor noaa weather radio...the internet...or local
media for further updates on this storm system.

Per chi non sa un minimo di inglese, vuol dire che da lunedì prevedono una bella tempesta primaverile con pioggia, vento e magari neve se le temperature saranno molto basse.

Bea merda!

venerdì 20 marzo 2009

Ridwan di Aleppo

Scusate la mia scarsa attività, ma durante la settimana le esperienze che si vivono sono più o meno sempre le stesse dunque.. Mi ridurrei a fare un copia incolla che non interesserebbe a nessuno! Ora provo a fare un sunto di ciò che non ho detto in questi giorni..

Anzitutto, mi scuso con il lettore, ed anche con il visore (in riferimento a coloro che vedono le mie foto) se l'attenzione di questo periodo è puntata su eventi culinari. E' una cosa strana, mi sveglio al mattino per fare colazione, non vedo l'ora che arrivi mezzogiorno perchè alle 10 sento già fame, non vedo l'ora che arrivino le 7 perchè così inizio a cucinarmi qualcosa quindi.. Ho sempre il cibo in testa! Credo sia perchè devo ancora adattarmi qui: se così non fosse, e dovessi rimanerci più tempo, credo impazzirei! Sempre al cesso e con qualcosa da mangiare in bocca..
Riflettevo tra me e me, pensando a ciò, anche su una problematica importante:
l'indiano medio (o stereotipato, meglio) viene visto come grasso, obeso e incline al suicidio.
E' una cazzata, chiariamoci, ma chi più chi meno spesse volte affronta questi problemi nelle riserve indiane. Perchè? Ve lo dico io.
Se non hai un cazzo da fare, perchè non hai un lavoro, o perchè il tuo migliore amico abita a 10 miglia da casa tua, non sai che pesci pigliare. E cosa puoi fare quando non hai pesci da pigliare? Mah, guardare un pò di tv, leggere un libro..Magari accompagnati da un pezzo di pane, da qualche patatina, del formaggio.. Te bècoi de qua e deà, come che fa Berso..
Il fatto è che dopo ti abitui, e mangia oggi mangia domani, ingrassi. E gli indiani tendenzialmente, per come li sto vedendo, sono sovrappeso.
Poi cosa fai di sera, se non sai che pesci pigliare? Beh, puoi guardare la tv, leggere un libro..Magari accompagnati da un goccio di "uischi", di rum, o di che cavolo vuoi..Il fatto è che dopo ti abitui, e bevi oggi bevi domani, diventi alcolizzato.
Ed è un problema molto serio da queste parti.
Infine, i suicidi. Questi non si accompagnano alla tv o ai libri come finora ho supposto, ma sono sintomo, a mio modo di vedere le cose, oltre che di scoramento per una situazione socio-economica poco florida, di noia.
Quando sei allegro, impegnato, mille cose per la testa, la tua mente non ha l'idea del suicidio: semplicemente, non c'è posto per essa! Qui invece, con le giornate lunghe a trascorrere, con le praterie al fianco, con poche possibilità di divertimento, i 3 problemi che ho citato si amplificano.
Questa la riflessione che ho fatto tra me e me l'altro giorno..

Tornando a noi, sono contento perchè domani mancherà un mese al mio ritorno! Ho anticipato la data al 22 anzichè al 29, sintomo che, anche dopo le prime 2 settimane di ambientazione, col cazzo che voglio rimanere qui..
Me le ricordo le parole famose di tutti prima di partire, quando ero smonatissimo.. "Vedrai che quando partirai non vorrai più tornare.." Col ciccio!! Torno e di corsa anche! Spero che quel giorno arrivi presto diamine, mi mancano molte cose, cibo apparte.

Ricordo il calcio. Credo di non esser mai stato senza pallone per così tanto tempo nella mia storia recente, vale a dire dai 15 anni in avanti. E' incredibile. L'altro giorno sono andato a fare una corsa per supplire all'assenza di moto. Bello, per carità, ti muovi, ma niente a che vedere col divertimento del calcio.
Qui un campo devo ancora vederlo, non è uno sport diffuso..
E con le scarpe da trekking correre, dopo 15 minuti, diventa un inferno, un male ai piedi che non immaginate..Quindi è un piano verosimilmente abolito di qui in avanti.
Torno alle mie flessioni. Che potensa.

Va bè, siccome sto scrivendo dal cesso mentre esplico e la linea non è il massimo, chiudo tutto e ci sentiamo più avanti!
Gudbai!

mercoledì 18 marzo 2009

Mi da il voltastomaco

Non esiste, sto diventando un quasi "uomo di casa".
E non può essere.
Son riuscito a fare la lavatrice senza scolorire, colorar troppo o rovinare in alcun modo i capi presenti. E in più le istruzioni erano in inglese.
Son riuscito anche a fare l'asciugatrice senza seccare i capi, provocare grinze sui tessuti o lasciarli moji com'erano.
Incredibile.
Inoltre ho allestito un angolo piegature vestiti in casa, così la biancheria può essere ordinatamente riposta dove deve stare.

E tutto questo mi da il voltastomaco!

lunedì 16 marzo 2009

Scrivo per etica professionale

Come dice il titolo, oggi sono scazzatissimo in pratica. Come lo ero ieri, e come forse lo ero anche venerdì.. Ma solo per quanto riguarda la scrittura in questo luogo, sia chiaro!
Per il resto, va tutto bene, rassicuro il mio pubblico: Mia madre ha detto che sono in forma, io penso che come forma stia raggiungendo l'ovale per poi puntare al cerchio se continuo a mangiare così, ma per ora nulla di allarmante. Sto facendo esercizi di continuo, e mi fanno male le braccia oggi..Domani credo che riposerò un pò!!
In questi due giorni comunque, nulla daregistrare di particolare, per quello la mia attività di scriba è calata. Non vorrei tediare i miei lettori, dunque oggi inserirò dei dati culturali, come suggeriva mia madre.
Non ora però!

Avevo lasciato il lettore con il sottoscritto che si avviava a casa dei gestori per cena. La suddetta, è stata molto gradevole, sia dal punto di vista gastronomico che da quello sociale. Anche se come demarco sempre prediligo il gastronomico al sociale ultimamente! Il cibo era: spaghetti lasciati sullo scolapasta, self-service di essi per poi essere guarniti con un sugo molto simile al ragù e che era fatto in casa.
Molto buono, talmente buono che, vedendo spaghetti avanzati in abbondanza, chiedo il bis, e mi viene calorosamente concesso. La spazzatura di casa.. :)
Mangio, poi mi vien sete e mi appresto alla bevanda rossa che mi trovo di fronte. Chiedo che cazzo è sta roba, e mi viene risposto che è alla ciliegia. Si, un pò come noi facciamo il tè in bustina, loro si fanno acqua e ciliegia!
Bevo, e mi torna in mente la Tachipirina che prendevo da piccolo..Lo faccio notare ai miei commensali tra una risata, e dicendolo faccio scoppiare a ridere tutti, tranne la padrona di casa, che si trattiene un pò. Mentre i figli continuano a ridere, il marito (anche lui piegato..) mi fa notare che forse dire che la bevanda sa da medicinale non è il miglior complimento che si possa fare, io rettifico dicendo che non volevo essere scortese, anzi che era un complimento perchè era l'unico medicinale che mi piaceva, e l'incidente Italia-Pine Ridge si chiude lì.
Segue un'allegra chiacchierata sul modo di vita italiano, sull'arte italiana, sulle città italiane, sulla gente italiana. E sul cibo americano, che a me fa sempre ridere.. Hanno il formaggio in barattolo sti qua pensa teeeeeee...!!

Lasciamo stare, il sabato mattina mi sveglio alle 8 con altri pensieri: andare a camminare. Non per le solite cacchio di colline qua dietro, ma sulle rocciose Badlands. L'obiettivo di giornata è raggiungere Palmer Creek, ad una ventina di miglia da casa. (see on GoogleMaps) Cerco la strada sul sopracitato motore di ricerca, memorizzo, e parto in braghette corte e zainetto con pc appresso per far peso ed allenamento!
Guido, a Sharps Corner giro a destra, dritto per 2,2 miglia e poi giro a destra..Ehm, sssse..Non c'è una cacchio di strada che gira a destra!! La prima la trovo dopo 4 miglia, ma è piccola e porta ad una casetta diroccata..Dubito sia quella!
Giro fino al centro visitatori del parco, che chiaramente in questa stagione è chiuso, faccio qualche foto e torno sconsolato indietro. Morale: guido a vuoto per 65 miglia (80 km) e torno a casa con una musica contry alla radio che mi tiene compagnia. Scadente come compagnia..
A casa, decido di non poter passare il resto della mattinata a casa (erano le 10) e decido per esplorare nuove zone dietro casa. Magari se cammino tanto ci arrivo a piedi, alle montagne!
Parto, ma i miei piani subito cambiano. Perdo un sacco di tempo per fotografare un grosso rapace che continua a seguirmi, forse si aspettava di usufruire della mia carcassa di sprovveduto italiano, ma ha trovato pane per i suoi denti!
Lo fotografo, appollaiato su un palo, in volo, e sull'erba, poi parto a camminare.
Alla John Rambo, passo sotto una recinzione di filo spinato, appiattendomi sull'erba e rimediando una macchia marrone di fango sul ginocchio, ma il gesto atletico ne valeva la pena. Parto a camminare finalmente, e mi accorgo che non sarà una passeggiata. Cioè tecnicamente si però lo sarà in mezzo a sterpi e merde di mucche. Perchè recinzioni=bestiame, e bestiame=merda ovunque. Detto, fatto.
Presente quando cammini sul ghiaccio e rischi ogni secondo di piantare una mina??
Ecco, io la stessa cosa l'ho fatta lì con merda al posto del ghiaccio.
Stendiamo un velo pietoso.
Mi diverto poco, anche se il paesaggio regala qualche prodezza, sto fuori un ora e mezza e poi rientro, sudato come un cane e affamato come un leone.
Il pomeriggio passa sciattamente, tra un gingillo e un altro, la sera anche. E fu sera e fu mattina, la domenica.

Finalmente ho trovato una chiesa cattolica, vicino casa e sembra anche senza messa in latino!!
Mi ci avvio felice, evitando di fermarmi alla chiesa prima che è episcopale (non credono nel papa, i sacerdoti possono essere anche donne, ed infatti lì la messa è presieduta da un'arzilla 80enne "pastora"..)
Entro, e sembra tutto normale. Passo la messa in silenzio, perchè le parole in inglese non le so, un cacchio di foglietto non c'è, trovarle nei libretti non riesco, e non riesco nemmeno a pregare in italiano!
Quando senti un mucchio di altra gente che dice parole diverse, la tua mente non riesce a portare a galla ciò che devi dire nella tua lingua, quindi..Quindi pregavo col pensiero, e frose nemmeno con quello!
Fattostà che almeno il padre nostro l'ho detto, spero di non aver dimenticato frasi di qua e di la! :)
Due cose belle di questa messa? Non si scrivono le preghiere dei fedeli: il prete le fa al momento, e poi, molto bello, chiede ai fedeli se qualcuno vuole esprimere intenzioni particolari. Bisognerebbe importare questo modello. Secondo, il prete che appena finita messa esce, si piazza sulla soglia della chiesa, ed una ad una saluta le anime che vanno verso casa.

Dopo aver passato il priest, torno a casa pronto ad allenarmi ma mi perdo in una chiamata a casa di un oretta quindi ciao, è ora di pranzo. Mangio, credo, 2 etti di spaghetti (o le porzioni sono piccole qui o veramente..sono un animale..) con sugo al ragù ed olive nere, guardo i Simpson e mi riposo un pò.
Sento la persona che più mi manca, che mi da il solito entusiasmo e la solita carica, e sono più felice che mai!
Ora aspetto un altro pasto, ho passato 30 minuti a scrivere..
E fu sera e fu mattina, lunedì..

sabato 14 marzo 2009

Ingozzandosi di patatine

Oggi è stata una bella giornata!
Mi fa piacere dirlo, anche se sono le 17.30 ed il giorno non è finito.
Ma grazie agli affetti che, nonostante la distanza, si fanno sentire, sono contento!

Talmente contento che sono andato a far la spesa in un posto nuovo finito lavoro, una grocery a Kyle in cui ho comprato tutto il surgelato che non avevo prima: patatine fritte, bastoncini di pesce, e burritos in due gusti, al riso, pollo e fagioli e l'altro carne e fagioli.
Sono troppo buoni, rischio di non uscire più dal bagno veramente, ma, come diceva gretteria in un celeberrimo sms, "è un rischio che sono disposto a correre". (lui continuava con "per servirti", riferendosi alla mia persona, quindi posso semrpe rivendicare la mia sovranità su grettaglia..!)

Torno a casa e come al solito non ho nulla da fare, per cui, dopo le consuete flessioni, mi do al cibo.
Accendo il pc, guardo un episodio di futurama, ed inizio ad ingozzarmi di patatine gusto piccante, ho trovato la marca di patatine migliore che ci sia cacchio!!

E giusto pochi secondi fa mi chiamano al telefono i padroni di casa per invitarmi a cena.
Accetto volentieri, sperando che non siano vegetariani,e torno qui a scrivere..
Poi ripenso a come diavolo ho risposto al telefono..Devo aver detto.. "Yeeess?!"

Esiste come risposta nel comune dialetto telefonico statunitense??
E' un mistero su cui avrò risposte solo stasera a cena..
A proposito, alle ore 18.30...

Ora che torno a casa mi faccio una tazza di latte e cereali hihi!!

Un ultimo consiglio, dopo la bella esperienza di stamattina, che vale la pena di raccontare.
Mi sveglio ed al posto del consueto freddo mattutino che mi obbliga a mettermi la prima giacca che trovo per la camera, sento un bel tepore.
Realizzo che ho dimenticato il riscaldamento acceso, gradi 18.5 celsius.
Non male, non ne sono dispiaciuto (lo sto pagando dannazione..!) e mi avvio al secondo momento più bello della giornata (il primo è un altro chiaramente..!): la colazione.
Prendo il latte, la tazza, il cucchiaio ed i cereali.
Ieri avevo finito i miei CocoRoos al cioccolato (una marca tarocca dei Cheerios al cioccolato), dunque apro per la prima volta una confezione di Kellogg's Frosted Flakes (Frosties).
Il colore non mi attira, mi sa da cibo biologico: sono mezzi gialli, come i normali Kellogg's, e mezzi bianco-grigiastri. Inizio subito a pensare a dove avrei potuto buttarli, ma appena li assaggio me ne innamoro! Sono buonissimi!!
Il bianco-grigiastro dev'essere zucchero, perchè i cereali sono dannatamente gustosi e ti invogliano a prenderne un altra tazza, e poi un altra ancora..fino a quando o sei strapieno o sei in ritardo per andare a lavoro!

Qual'era il consiglio? Comprate i Kellogg's Frosties, quelli mezzi gialli e mezzi bianco-grigiastri!!

Io intanto ho finito di ingozzarmi di patatine..

giovedì 12 marzo 2009

Un picchio da fare

Siccome non ho un picchio da fare (bello tornare alle frasi che si usavano secoli fa, tipo "non fare un picchio" oppure "col picchio"..chissà perchè proprio il picchio poi..) mi metto a scrivere qui.
Non che abbia granchè da dire per carità, ma oramai ho le dita che battono tasti per conto loro quindi nn faccio altro che assecondarle.
Oggi ho passato la giornata a scrivere, scrivere, poi mangiare, e ancora scrivere e scrivere. Non solo lavoro eh, buona parte ho scritto altrove, ma sempre di battere tasti si tratta!
Devo fare, in 30 o 29 giorni non ricordo, un profilo Facebook e un blog per l'organizzazione, più cercare di entrare in un databse di non-profit dove si è più visibili ad evenutali donatori (non so neanche se si possa entrarci, dunque dovrò anche condurre ricerche a tal fine) dopodichè provare a diventare partner di un paio di organizzazioni pro-nativi americani italiane.
Questo per quanto riguarda il mio tirocinio. Chiaramente dovrò ottenere il materiale da mettere di qua e di la, scrivere mail di qua e di la, ecc.
Inoltre, dovrò condurre uno studio sul come, dove, quando, perchè ecc ecc dell'uso o meno di internet come tecnologia per sponsorizzare l'operato dell'organizzazione. E giù informazioni cartacee o interviste anche li.
Non bastasse, da Padova il professore mi sobbarca anche del compito, che va a formare la parte principale della mia tesi (evidentemente il lavoro che devo già fare non gli piace e non gli basta) di ricercare le ragioni della povertà dei Nativi nella riserva, e condurre un excursus storico sull'argomento.
Praticamente, cercare un ago in un pagliaio, perchè di motivi ce ne sono una valanga, e perchè forse non ci sono nemmeno libri di autori che hanno studiato decenni per poterli scrivere che diano una risposta concreta.
Dunque, sono piuttosto ricco di compiti da svolgere, anche se all'apparenza me la passo comoda comoda scrivendo a chiunque.

Ora sono a casa, tranquillo, al calduccio, e con la pancia piena.
Due note di cronaca, a proposito di calduccio e di pancia piena.
Oggi, esco di casa, e Majinbuick mi ricorda la temperatura: meno 25 gradi. Porca vacca. Ed il pirla in questione è uscito senza berretto e senza guanti. Dannazione.
Un freddo mai sentito, giuro, si ghiacciano i peli del naso appena varchi la soglia di una qualsiasi porta che conduca all'esterno.
E senza guanti, viene male alle mani, si perchè è male, non freddo. Mentre guido tengo una mano sotto il culo nella speranza di scaldarla, poi quando sento un minimo di sollievo cambio mano. Fortuna che questo tormento dura solo un quarto d'ora.

La nota sul cibo dice che oggi ho mangiato troppo, e l'allenamento che ho fatto non è bastato a smaltire ho idea.
A pranzo, pronto con il mio contenitore riempito di pasta fredda con fagioli e tonno fatta la sera prima (una prelibatezza credetemi!) ed una banana, vengo a sapere che oggi si è cucinato per tutti. Per fare il bravo ospite, gradisco del cibo dalla loro mensa. Risultato: una porzione di pasta fredda, una coscia di pollo alla pizzaiola (con sugo e formaggio) ed un mezzo piatto di riso bianco col sugo del pollo sopra.
Credo di scoppiare, ed anche stasera in cui credo di aver mangiato 1,5 etti di pasta fredda se non più, ho la stessa sensazione.

No dai sarà la banana che è di troppo, anche stasera ne ho mangiata una..

mercoledì 11 marzo 2009

Long Way Home

Sembra che abbia guidato tutto il giorno, anche se alla fine in macchina ho speso 4 delle 14 ore della mia giornata.
E' iniziato tutto stamattina alle 8.10, in ritardo di 10 minuti sulla mia tabella di marcia che prevedeva di essere a Rapid City alle 10. Se guardate GoogleMaps, il tragitto lo si fa in 3ore e 20min. Non so perchè.
Io conto di metterci al massimo 2 ore, ma non tengo conto abbastanza dell'ostacolo neve. Infatti, ha nevicato tutta la notte, e le strade, soprattutto qui a Pine Ridge, non sono una meraviglia, anzi.
Prendo la macchina senza far calcoli, calcolando solo di voler arrivare sano e salvo alla meta, e subito parto con il consueto rally per uscire dalla strada del B&B. Ancor più ostico del solito vista la neve mai provata qui finora. Esco incolume e mi metto sulla lunga via che, dopo 75 miglia, arriva a Rapid City. Non che qui le cose vadano meglio: sembra nuovamente di guidare tra le nuvole, perchè il vento dai fossati a bordo strada fa salire un vortice di mircoparticelle di neve che sembrano gas.
E ripetuto molto volte sulla strada, crea l'effetto di una nuvola.
Peccato che non posso sproloquiare oltre tra me e me o rischio di trovarmici con le ali ed un aureola, tra le nuvole..
Per la strada si va piano, attorno alle 40-50miglia al massimo, e ogni volta che si vede bianco si rallenta. Il perciolo di un cumulo di neve più grande è dietro l'angolo. Il tempo non da tregua, e il tempo corre.
Mi accorgo che non arriverò mai a Rapid City in tempo, perchè mi fermo a far un pò di benzina, giusto per arrivare a destinazione, e a pisciare in un campo.
Torno in macchina, e dopo un paio di minuti sento malissimo a piedi e mani.
Un pò come capita a chi scala le montagne, o a chi esplora i ghiacci del Sud o del Nord. Il male aumenta, tanto che, per sicurezza, accendo il riscaldamento interno.

Poco dopo realizzo che fuori ci sono -18 gradi.

Cerco inoltre di velocizzare l'andatura, forzo un pò, e prendo confidenza col percorso.
Tutto ciò non basta ad impedire un ritardo che, alla fine, si fermerà sui 25 minuti. Totale: 2h 15min.
Neanche a Rapid City poi le strade sono granchè, anzi, a dispetto di ogni previsione, sono peggiori. Si guida su un manto bianco, con al centro un cumulo di neve maroncina quasi a fare da spartitraffico tra le due corsie.
Uno spettacolo non molto gradevole.
Lascio la macchina al meccanico, e vengo accompagnato alla lobby.
Una sala (solo in America possono pensarle!) d'aspetto in cui, coloro che nn hanno passaggi o altre auto, aspettano che il loro mezzo venga riparato, stando seduti, guardando la tv, potendo leggere un giornale, oppure sorseggiando del caffè o dell'acqua sempre a disposizione.
Io mi collego alla presa e gioco a computer.
Dopo un ora e mezza ritiro la macchina, Majinbuick, che ora non ha più nessuna spia accesa e va che è una meraviglia!
Faccio qualche scorta alimentare.
Vi spiego la mia dispensa, direi poco assortita, ma fornita.
Prevede: pasta, riso, patate, carote a volontà, banane, arance, latte, e poi in barattoli abbiamo: piselli, tonno, e fagioli in ogni salsa, con chili, cannellini, fagioli scuri e fagioli chiari.
Forse ora inizio a realizzare perchè sono più in bagno che altro in questi giorni.

Vado verso la Court House, dove devo andare a ritirare la targa per Majinbuick. Entro nell'edificio, controllo al metal detector stile aeroporto, e salgo le scale.
Mostro i miei dati, e ricevo la mia prima targa! Non in Italia, ma in South Dakota!
Che strano, e che bello!
Per dover di cronaca, è targata: 2RN 859. (E paghi sti 154 dollari in tranquillità..)

Faccio le scale in fretta, corro in macchina, e spero di raggiungere casa in tempo. Ho un appuntamento che non posso mancare..
Il ritorno è una sfida, col tempo e con me stesso. Uso a fondo i limiti consentiti, passo su brevi tratti nevosi a 60miglia orarie, e tengo una media da record credo.
1h 20min da Rapid City a Kyle. Chiederò ai locali, ma credo sia una crono!!
Purtroppo, il motivo della corsa è fallito.
Manco l'appuntamento e me ne rammarico, ma farò in modo di farmi perdonare!

Intanto magio qualcosa, faccio qualche esercizio, e mi faccio sta cacchio di barba finalmente!
I miei cordiali saluti, dal vostro nuovo car+plate owner!

PS: Sulla Long Way Home ho visto un sacco di animali morti. Uccellini perchè mangiano a bordo strada e volano in mezzo. Mezzi roditori disseminati ovunque. Addirittura oggi, caccia grossa: un daino.

Anche una puzzola, sfortunata lei, giaceva in mezzo alla strada, proprio tra le due corsie, con le sue due righe bianche continue sulla schiena quasi a dire: "per questi 40 cm è severamente vietato il sorpasso!"

martedì 10 marzo 2009

Manu McRae Rally

Dopo una notte semi insonne a causa di: sete, coperte che si staccavano dal letto e che sparivano magicamente da una parte all'altra, cuscino che scivolava giù, e freddo ai piedi, mi sveglio tutto intirizzito, vado di riscaldamento lanciatissimo e munitomi di maglione over-pigiama, mi dedico alla colazione.
La suddetta è composta, al solito, da yogurt, latte e cereali.

Mi delizio con queste leccornie (e non sono spiritoso) e son pronto per andare a lavoro. Sfortunatamente mi ero scordato che fuori nevicava, dunque esco ed impreco avvedendomene. Entro in Majinbuick, speranzoso che il suddetto possa partire, dopo 3 giorni di inattività e dopo tutta la neve che si era beccato.
Magicamente parte, do gas, e aspetto che si scaldi per un paio di minuti. Poi parto, parto per il mio rally, per la mia prova speciale.
Sembra di essere in Scandinavia, solo con un pò meno neve, senza un copilota, e con una macchina di gran lunga più merdosa.
Se avessi una Subaru mi divertirei un sacco qui in giro, ma purtroppo mi devo accontentare della mia carriola. E sia!

Parto lanciato, una ruota sopra l'erba e una sopra il solco più alto per evitare di spaccare il paraurti, e poi via a tutto gas sulle lande fangose e nevose.
E' bello constatare che in alcuni tratti sembra guidare sull'olio, penso divertito tra me e me, poi mi accorgo che potrebbe esser pericoloso per la mia persona, torno serio, e mi reco a lavoro.
Per la cronaca, ci arrivo sano e salvo.

Inizio le mie mansioni, le quali, come addetto al marketing su base internet per l'organizzazione, prevedono quasi solo ore e ore di computer!
Non mi va affatto male, posso cazzeggiare a più non posso, e va bene così!
Faccio un pò il serio, raccolgo materiale utile per la tesi, giro tra sito e sito, leggo mail e mail, e scrivo su chat e blog..!

Una giornata di per sè tranquilla, stancante solo per gli occhi!
La concluderò con una cena a base di: patate lesse (che qualcuna si è già messa a ridere per chissà come verranno eh..?!Le do ragione!!), carote e uova al tegamino racchiuse in un paio di strati di tipo piadine ma formato più piccolo.
Un bel film accompagnerà la mia pappatoia.
Beh Manu, buona cena e buona serata!

lunedì 9 marzo 2009

Info tecniche

Come vedete, ho rinnovato il blog.
A fondo pagina troverete delle antemprime delle foto che carico, se non volete andare in cerca del link!
Buona visione!

domenica 8 marzo 2009

Come neve al sole

Mangio uno yogurt alla banana e fragola, che all'apparenza sembra una gran schifezza, in un barattolo enorme e di una consistenza che rende più l'idea di un budino che di uno yogurt, ma che al gusto è formidabile!
Sono contento ora, non tanto per il cibo che gusto, accompagnato da delle simil-frittelle con uvette che gli amici russi mi hanno lasciato. Non tanto perchè vedo un bel panorama fuori, perchè dentro si sta bene o cos'altro.
Son contento perchè ho vissuto una bella serata, una bella mattinata, e mi sono anche ritagliato il tempo per fare la mia prima passeggiata solitaria nelle Hills.

Ora vi narro la mia serata, serata che come al solito evidenzia quanto io sia cialtrone, ma forse è una cosa positiva. Parto sempre scoraggiato, poco invogliato ad intraprendere cose nuove (guardate come accoglievo i russi nel posto precedente..) per poi trovarmi invece a riflettere su quanto bella sia stata quell'esperienza, e cosa mi abbia lasciato.

Innanzitutto, l'etichetta "i russi" era sbagliata: erano 2 russi, sui 25-28 anni, accompagnati da due ucraine coetanee di 21 anni (anche se gliene davo 25 ad entrambe a dire il vero..) e da due professori americani, di cui uno era un simpaticone, vagamente somigliante a Mc Cain (no queo dee patate, il candidato repubblicano alle elezioni!) e che poi ho scoperto essere, come Mc Cain, un veterano del Vietnam, combattente in prima linea.
All'inizio la cosa si mette in binari che non mi affascinano: una lunga conversazione che ieri già vi descrissi..
Poi le cose cambiano, arriva Mark (il gestore del B&B) che inizia a parlarci di Nativi e dei loro problemi, la cosa si fa leggermente più interessante, fino al momento in cui, finalmente, si cena!
Si cena con cibo loro, quindi inizio anche a prepararmi al peggio, conoscendomi.
Ma mi va quasi bene.
I cibi sono: una specie di ravioli (fritti, quindi fa conto ti che ravioli..) con ripieno di purè (le loro mashed potatoes) e poi un insalata (manco a dirlo russa, ora ho capito perchè!) con una salsa strana e un sacco di verdura tagliuzzata.
Inutile dire che per quanto riguarda quest'ultima ho passato parola, fingendo in modo maldestro di essere sazio, per puntare invece i ravioli, che non erano affatto malvagi.
Ne ingurgito a sufficienza, e ascolto la conversazione.
Si parlava di lavori dei nativi, e Tilda (la moglie di Mark) ci mostra i suoi. Lavori con le perline e la pelle d'alce, molto pregevoli, ma anche, credetemi, mooolto costosi. Non vi dico il prezzo.

La serata evolve, il mio sonno con essa, ma si entra in qualcosa di mai visto.
In onore del reduce del Vietnam, suo caro amico, Mark compie una preghiera in Lakota, con tutto il loro "armamentario" di oggetti sacri, e, come nei film, si fuma la pipa della pace!
La mia prima spipettata della pace! (se lo leggono sò cazzi..)
Eppure è bello, l'atmosfera è di rispetto e leggero imbarazzo per questa nostra prima volta, ma gradiamo tutti quest'atto e la canzone che Mark canta agli spiriti.
Ci stava!
Dopo ringraziamenti, e dopo aver ricevuto un offerta per una colazione tutti insieme il giorno dopo, vado a coricarmi, camminando verso la casa al chiaro di luna.

Potete non credermi, ma si vedeva tutto. Nemmeno in montagna in Italia potresti vivere qualcosa del genere. Qui si, e, anche se breve, è stato stupendo contemplare quanto avrebbe da offrirci di bello la natura, lu Luna e la sua luce in questo caso.

Stamane mi sveglio (meticoloso nell'impostare l'ora, giacchè qui è cambiata) e aspetto per far colazione. Quando iniziamo, vedo cibo in quantità industriale, e già pregusto una scorpacciata (fa ridere questa parola, vero?). Sono frittelle piatte, fatte con uova, farina, zucchero e frittelle, piatto tipico ucraino a quanto dicono.
Io gradisco la tipicità, e mi avvento sul cibo, in maniera garbata.
Gradisco anche della marmellata come condimento, ed inizio ad ingozzarmi, con la complicità del mio amicone veterano che mi dice "mangia mangia, non fare complimenti!". E solo a me! Come fossi l'unico nella stanza cazzo, divento una pallina se continuo così..
Dopo il misfatto, usciamo per una piccola camminata, saliamo in cima ad una collinetta, e già qui si vede il TUTTO. Pianure infinite, colline, boschetti, piante di yucca (see pictures on Google).
Uno spettacolo di rara bellezza, che fa capire quanto piccoli siamo, e quanto chiusi, a volte, siano i nostri orizzonti, nei nostri paesi, nelle nostre parrocchie, dove 3 kilometri fuori casa dici "Uau guarda che negozio" ed invece ti perdi spettacoli come una prateria sconfinata.

Contempliamo queste bellezze, che ho avuto occasione di ammirare meglio questo pomeriggio, sa solo, camminando sulle creste delle colline, dove il vento soffia fortissimo e ti costringe ad usare il berretto nonostante il sole picchi, dove però il vento disegna strane forme sull'erba e ti fa sentire strani suoni che diresti umani ma che non sono altro che il sibilio nelle tue orecchie.
Ma forse la bellezza più grande è apprezzare la gente.
Gente che viene da tutto il mondo, che non ti conosce, ma che magari è lieta di invitarti a cena dopo 20 secondi che ti ha visto.
Gente che si fermerebbe ore a parlare con te, gente che, nonostante le difficoltà linguistiche (le mie nella fattispecie) vorrebbe ascoltarti e condividere qualche esprienza con te.
Questo, anche se è durato poco con gli amici dell'Est Europa, l'ho afferrato subito, anche dal calore del loro saluto.
Ed è inutile dire che mi ha fatto piacere.

E' bello vedere come il giorno prima ti senti solo, depresso, infelice, per poi cambiare totalmente nel giro di poche ore, grazie a poche persone, e forse, grazie a poche tue parole.
Tutti i tuoi dubbi, tutte le tue incertezze, si sciolgono.

Come neve al sole!

Un giorno internazionale

Mi sveglio alle 7 nel bel mezzo delle praterie.
Fortuna ho un tetto, delle coperte che mi coprono, e fuori c'è luce. Forse non nevica, è già una buona notizia.
E' sabato, inizia uno dei weekend più pallosi della mia storia, e mi domando già che diavolo fare durante queste 48 ore. Buona parte, credo una ventina di ore se non più, le userò ghirescamente per dormire, tanto di meglio da fare non ho.
Poi, viene il bello. Anzi, il brutto.
Pensando ciò (apparte il ghirescamente che mi è venuto or ora) mi tiro su dal letto, vado al pc, lo accendo, ed allo stesso tempo uso parte del mio gallone di latte (3,8 litri) per riempire la tazza e prepararla all'arrivo dei miei falsi choco pops in confezione famiglia.

Inizio a fare le formazioni dei fantacalci, rispondere alle mail, leggere qualche news dal mondo e seguire le mie community, scrivo su msn.
Il tutto mentre continuo a versare cereali con l'inevitabile risultato che buona parte finiscono per terra. E buona parte della buona parte viene poi usata per giocare a basket col cestino, tanto i cereali sono rotondi!!
Sbrigo queste faccende, chiamo la mia famiglia per ben 40 minuti (incredibile quanto riesci a stare al telefono anche senza impegnarti particolarmente) e decido di fare una cosa: esercizio.

Fuori fa troppo freddo per andare a correre con la mia tenuta, munita di braghette corte e scaldamuscoli, che nulla possono con il ghiaccio che c'è fuori.
Opto per flessioni ed adominali a chiodo.
E così faccio. Alzo un pò i riscaldamento, e quanto è caldo abbastanza da maniche corte (18 gradi più o meno) parto.
Mi alleno con perizia, mangio una banana, e me na vado in doccia.
Brutta storia, con una tendina in stoffa anzichè in plastegotto cosicchè mentre mi lavo si lava sia per terra sia la tenda.
Risultato: il bagno diventa cesso.
Non mi preoccupo molto di pulire, faccio le cose in modo sciatto e lascio all'aria l'arduo compito di asciugare tutto!
Manu style

Then, mi dedico al cazzeggio. Guardo una puntata dei Simpson in streaming che finalmente funziona (qui il segnale va a tratti quindi è difficile che l'intero video si carichi), ascolto un pò di musica, faccio un planning del soggiorno e mi do al cibo.
Cucino una bella porzione abbondante di riso (una tazza da caffè molto grossa, ma non sufficiente per il mio stomaco) che mangio condito con olio per risparmiare ingredienti preziosi per il futuro, una carota, e delle patatine.
Poi seguo ancora i simpson.

Finalmente però, trovo qualcuno a cui scrivere sulle mie community.
Uno squarcio di sole in questa cupa giornata.
Mi torna il sorriso, vedo tutto più positivamente, e passo una bella mezzoretta.

Purtroppo, poi arrivano gli ospiti, russi e ucraini, 4 studenti e 2 professori americani.
Arrivano loro, io devo sfrattare per una notte, ma soprattutto arriva la loro voglia di ciarlare. E so de ciacoe..
Ma che do bae!!Preferivo star da solo a sto punto!
Mi coinvolgono in una conversazione sui problemi del mondo, e poi sui libri del gestore del B&B. Il sottoscritto ha una faccia che, se osservato, dice "Aaah, interessante!", ma quando non è osservato dice "Che do maroni, me sparo se va vanti altri 5 minuti..".
Così passo 2 maledettissime ore, ad ascoltare gente che parla.
In inglese poi, avrò capito il 60% di quello che hanno detto.
Bah.

Ora mi avvio ad una cena comune con del cibo che, per fortuna, sembra essere decente.
E poi cucinano le donne, speriamo siano abili e soprattutto che puliscano dopo.

Che non tocchi farlo a me domani..

venerdì 6 marzo 2009

Ah Maria..

Mettetevi comodi che oggi ce ne sono di cotte e di crude:

Con oggi intendo data astrale 06/03/09, il giorno della mia partenza per Kyle.
Pieno di entusiasmo (eeeh, spacco i muri..Se se..), pieno di idee (infatti la tesi è ancora bianca) ma soprattutto pieno di cibo (unica cosa vera, sembravo uno zingaro in macchina con borse della spesa dappertutto!) parto alle 8 da casa, quando dovevo essere alla stessa ora alla motorizzazione di Rapid City ad aspettare la chiamata all'esaminatore da parte di un tizio della Homeland Security perchè doveva dirgli che il mio permesso è valido e che starò qui meno di tre mesi percui ho diritto ad una ID card per guidare!
Capito qualcosa?
Forse ho scritto male, ma (senza forse) è un casino lo stesso.
Solo a leggere, figuratevi io che lo sto facendo..

Dunque, aspetto, il tizio mi sorride, evidentemente quello della Homeland Security gli ha fatto il culo, e mi becco la mia ID card, a quanto ho capito io una patente temporanea per lo stato in cui sei fermo.
Che belloooo! Ho anche la mia foto affianco alla miniatura del Mount Rushmore!
Ma va cagare, figurati se faccio questi pensieri alle 8.20 di mattina.. Sto ancora pensando al fatto che potevo mangiare un altro giro di cereali!!
Ottenuta la ID card me ne vado semitranquillo verso una banca, mi faccio cambiare 50 banconote da 20$ in 10 da 100$ (sapete, avevo il portafoglio più spesso di un wusterl..) e poi mi reco da Bob O'Keefe, il seller di Majinbuick!
Infatti, il mio ronzino di macchina non vuole proprio saperne di togliere la spia "Engine Works Soon", il che mi desta preoccupazione.
Bob mi dice che probabilmente è il tappo della benzina, troppo vecchio, che fa scattare il sensore.
Ne mette uno nuovo, e tutto, per cento metri, sembra all right.

But suddenly, al primo stop, la mia spia torna a farmi compagnia, come se ne sentissi la mancanza, quindi faccio retromarcia beccandomi le maledizioni di una tipa che andava di fretta, e torno da Bob che nel frattempo era andato via.
Insomma, parlo con un meccanico, servirebbe un check-in alla macchina ma non posso perdere 2 ore lì, quindi lo saluto, gli dico che lo chiamo presto e vado verso Kyle, sapendo che comunque non è nulla di che.
Le ultime parole famose, yess.

La strada verso Kyle è facile, sebbene l'abbia percorsa una sola volta: giusto 2-3 curve, 70 miglia dritto in mezzo alle Badlands e ci sei.
Il paesaggio è di quelli che ti lascia di stucco, e che ti fa lasciare anche l'attenzione dal volante, ma quella, per necessità, la si recupera in fretta!
Colline che si innalzano maestose per poi declinare dolcemente, di colori che vanno dal rosso intenso, al marroncino, al grigio, al violaceo quando il sole risplende su di esse.
Inoltre, è bello vedere l'erba gialla che oscilla al vento, i daini che pascolano, e qualche solitario "Hawk" appollaiato su un palo.
Sarebbe bello fermarsi a prendere qualche foto.. Infatti cosa fa il sottoscritto?
Si inventa una manovra in retromarcia nel bel mezzo della strada per fotografare un Hawk (grosso falco) che quando mi fermo scappa!
Bella la foto, meno bella la manovra. Solo la strada deserta me l'ha permesso.
Manu voto 6.5 - Premiato per la sua audacia.

Ma avrei avuto ancora poco da sorridere.

Majinbuick mi gioca un brutto scherzo: in un pianoro, accende un paio di spie rosse (il rosso nelle macchine è sempre sinonimo di guai!), accende una spia con scirtto "Traction off", perde velocità, e non riesco più a girare.
Da esperto pilota Manu si lascia solo scappare un "Shit!", ma non perde la calma. Vede una piccola piazzola di sosta (dell'erba sul piano anzichè un fosso come è usuale su quella strada), accompagna la frenata della macchina, gira il volante con forza ed accosta.
Majinbuick mi abbandona.
Già mi vedo a passare la notte tra i lupi, difendendo il cibo con una torcia infuocata.
Ma la mia buona stella, o la Provvidenza meglio, accorrono in mio soccorso.
Provo a riaccendere la vettura, do gas a chiodo, e sembra ripartire.
Controllo che tutto sia ok, le spie sono spente (apparte l'amico "Engine Works Soon") e quindi riparto. Mancano solo una quindicina di miglia a Kyle.
Dovrò aspettare ancora.
Majinbuick morirà di nuovo.
Si ripetono gli eventi appena descritti, ora sono più calmo.
La macchina però sembra non voler ripartire.
Le cose si fanno dure, il freno non va giù, sembra che tutto vada storto, quando al quarto tentativo tutto riprende, ma stavolta la traction rimane OFF.
Guido in queste condizioni, senza trazione sembra e con un pò di apprensione fino a Kyle.

Mi manca l'ultimo step: trovare l'Odd Duck Inn, il B&B.
Se guardate le mappe, è disperso a 7-8 miglia a sud di Kyle.
Mi inerpico per una strada sassosa e polverosa, e trovo una deviazione indicante il posto. Quanto vorrei non esser lì, ed essere a casa, in divano, a sorseggiarmi una cola e a vedere le Iene!
Quanto rimpiango la comoda vita di casa.
Si, mi sento un pò self-made, molti mi fanno i complimenti anche qui negli States, la terra dei self-made man, ma per quanto self, rimpiango le comodità di casa in certi momenti.
Le comodità, e gli affetti, che forse però son l'unica cosa che mi fa andare avanti, che mi fa desiderare di far tutto al meglio qui per poi rivedere tutte le persone a me care.

Con questo spirito pigio l'acceleratore ed arrivo al B&B. Un ultimo, grande sforzo: una rampa di fango secco completamente dissestato, con solchi di fuoristrada o troppo stretti o troppo distanti per essere percorribili.
Mi avvio pianissimo, e al primo solco urto con l'anteriore. Poi con il posteriore.
Guardo lo specchio retrovisore, e Majinbuick sembra non aver perso pezzi.
E' ancora intero, quasi dimenticavo la capacità del mio eroe di riformarsi ad ogni danno subito! Hihi!

Arrivo in cima, intero, scoraggiato, e solo, accompagnato solo da due cani del cazzo che appena paro la porta mi saltano addosso.
Calcio via i cagnacci (o bacagnaccio come direbbe Homer) e vado dai padroni di casa.

In definitiva, la casa si rivelerà grande, ci sono io solo per 6 settimane. Comoda, con internet, e con padroni alla mano. Con le loro idee sul mondo, ma alla mano.

Mi chiedo ancora il perchè mi ritrovi da solo, in un container riadattato a casa, sperduto nelle praterie del South Dakota.
Dalla finestra non si vede altro che erba gialla.

giovedì 5 marzo 2009

"Bisi dai"

Qui sono le 8 di mattina quindi, prima di uscire per i soliti settecento giri quotidiani, oggi forse 750 perche' domani REALMENTE E DEFINITIVAMENTE muovo verso Kyle, nella riserva indiana, dunque scrivo ai miei lettori (a proposito, grazie a chiunque mi stia seguendo, mi date lo stimolo giusto per continuare!) per raccontar loro le mie gesta del giorno trascorso.

Bisi dai appunto, il giorno dei piselli.
Hehe, forse piasaria a Gretteria sto giorno, ma non ha nulla a che vedere.
Ho italianizzato il titolo originale, "Busy day", perche' ieri sono stato veramente superimpegnato.
Qui le giornate iniziano presto e finiscono..presto lo stesso!
Alle 7 - 7.30 sono in piedi, colazione, giro di tutti i siti/mail/blog che seguo e poi via a zonzo costruttivo per la citta'.

Ieri dovevo vedermela con: ottenere una Identification Card all'ufficio patenti di Rapid City, per poi ottenere una targa per l'auto, poi fare la spesa grossa formato convenienza, sentire il venditore dell'auto per un piccolo problema, andare a prelevare soldi, fare benzina, cercare una scheda telefonica prepagata ed infine, comprare un cd da masterizzare.
Poca roba eh...?!
Chiaramente, tutto da solo perche' i miei due ospitevoli amici lavorano.
Bella li', pieno di fiducia nel mio super inglese (hahahaha!!) parto alla volta dell'ufficio patenti.

Li' incappo in uno sceriffo (si, quelli col cappello marrone chiaro piegato sulla parte sopra e con la stellina) e li' inizio a tirare eresie tra me e me, salvo poi ritrattare con me stesso perche' lo sceriffo si rivela essere molto cortese.
Mi da una dritta e mi rispiega la procedura per ottenere questo fantomatico ID.
Lo ringrazio, e mi avvio all'ufficio.
Aspetto 40 minuti per poi sentirmi dire che non possono far nulla senza un documento che attesti la mia data di uscita dagli USA.
L'unico documento che lo fa, quello sull'immigrazione che si compila in aereo immagino, mi fu preso e non restituito all aeroporto di Denver dal controllore del passaporto.
Dunque?

Dunque.. Shit! E di nuovo shit!

Una bella grana, che infatti lascia perplesso anche il mio rivenditore d'auto che dice solo di provare a recuperare il documento.
Grazie al ciccio, chissa' quante migliaia di beghe burocratiche dovrei sbrigare..Faccio prima a tornare in aeroporto ed a rovistare tra i cestini!!

Comunque, lascio perdere la questione, non vi spiego come l'ho risolta perche' e' semilunga ed e'..Ehm..Si..Vi spieghero' insomma!
Fisso un appuntamento per oggi pomeriggio alle 14 per sistemare l'auto, tutto pagato, si tratta solo di un sensore che funziona male, e vado a prelevare i soldi.
Sportello automatico, inserisco la mia Visa, faccio il percorso desiderato e sullo schermo mi dicono: inserire l'importo da prelevare in multipli di 10.
Faccio due conti, volendo prelevare 600$, dovro' digitare 60 no?!
Cosi' faccio, e lo stronzo mi tira fuori 60 dollari.
Ma allora che diavolo scrivi a fare in multipli di 10? O sei una capra ignorante (e rognosa come direbbe il signor Burns) che non sa fare i conti o sei inutile!
Con fare seccato ritiro la pecunia, giro la macchina di 360 gradi e rifaccio un prelievo, stavolta di 600$. Torno a casa felice di essermela cavata ancora!

Mi accorgo pero' che la benzina sta per finire, che devo ancora far la spesa, che devo cercare la scheda telefonica e che devo comprare il cd.
Impreco con fare elegante e mi dirigo al mio supermercato di fiducia. Mi carico di roba, piu' Power che mai mi dirigo alla macchina con 4 borse piene di roba ed un sacco di patate da 8 libbre e guardo lo scontrino: le banane erano segnate a 65 cents, non a 1 dollaro e 35!!
Stavolta non impreco, e mi dirigo al negozio di telefonia, dove un "guy" grassoccio e ispanico mi dice che, attenzione, il South Dakota non e' coperto da questo servizio!!
Yuhuuuuu!!!
Ma va cagare, proprio nello stato piu' sfigato degli US sono capitato!!

Va be', mi manca il cd.. No dai lo facciamo domani..
Ah la benza!! Girovago e mi imbatto in un buon prezzo, che faccio mio con un pieno.
22 dollari, anche se la macchina era appena in riserva, e cosi' riparto, stanco, incazzoso ma contento di essere tornato vivo e vegeto e con qualche cosa in saccoccia!

Anche con delle pizze surgelate (4 pizze x 10$, un affare!) con salamino, bacon, pancetta e salsiccia!

Ora vi lascio se no, come ieri, faccio meta' delle cose!

Devo anche usare un buono di 3$ ad un coffee shop! Che pacchia oggi eh?!

mercoledì 4 marzo 2009

Giorni duri

Il 3 marzo e' stato un giorno ricco di impegni:
Sono stato in due assicurazioni, tornato a casa a prendere la patente internazionale, ritornato ad una delle assicurazioni per firmarla ed essere dunque pronto a prendere la macchina.
Pausa pranzo, mi cambio (dovete sapere che avro' fatto un 2-3 chilometri con vestiti invernali a piedi quando fuori c'erano 20 gradi..) metto la roba sudata ad essiccare al sole e faccio una pausa pranzo con i soliti fagioli con carne e chili ed un sandwich al barbecue.
Il tempo di vestirmi e sono al negozio di auto.
Devo ritirare la mia baracca da 2.500 dollari, ed ecco fatto.
Essendo la marca Buick, subito mi viene in mente un nome.
La battezzo Majinbuick! Solo per me, Majinbu!
Parto con il mio mezzo e decido di rimandare a domani l'aquisizione della targa, per andare invece a fare provviste.
Mi reco al supermercato piu' conveniente che conosca qui e mi ricarico di cereali, barattoli di fagioli e tonno, spaghetti barilla in offerta (evidentemente qui non sono graditi!) sugo e qualche chips.
La sera scopriro' grazie al mio mentore che c'e' un supermercato grande il triplo e con prezzi il triplo piu' bassi.
Mi mangio le mani, e compro altri cereali e delel carote.
Ora credo di aver cereali per 5 settimane! Meglio cosi', anche se dovro' ricordarmi il latte ogni mattina o sono nella merda, o per dirla in termini piu' garbati, son senza colazione!

A meno che non inventi una nuova ricetta, acqua e cereali..

Torno a casa, fotografo un po' Squirri che scappa (lo scoiattolo del quartiere che ho ribattezzato in tal modo) e rientro.
Faccio due conti, sapete, spendendo per un motivo o per l'altro poi inizi a diventare accurato nella gestione del tuo bilancio, dunque inizi gia' a tirare la cinghia dopo una settimana di permanenza!
La sera passa tra preoccupazioni varie:
la macchina che senza gia' con una spia "servono riparazioni", il trasferimento al B&B che iniziera' a farmi spendere altri soldi, comprare o meno altro cibo, trovare una scheda telefonica, il domani con la targa da ritirare..

Insomma, oggi, 4 marzo, ho un sacco di cose da fare. Sono qui a scrivere, alle 8 di mattina, solo perche' e' tutto chiuso ora. Tra poco esco e vado a far la spesa di surgelati e vegetali, domani e' ora di partire e voglio avere piu' cibo a basso costo possibile!

Augurandomi da solo buona fortuna per questa solitaria e confusa giornata, vi saluto, alla prossima, spero piu' tranquilla, volta!

lunedì 2 marzo 2009

Immagini dal West

Eccomi pronto a narrare la mia prima domenica in territorio statunitense.
Non un'impresa da poco, sintetizzarla in modo da esser fruibile al lettore medio di questo blog, ma provero' a non essere troppo prolisso (ampolloso, vero cigi?).
La giornata comincia con una messa: non abbandono le mie consuetudini e cio' in cui credo se sono via, dunque alle 9.40 mi trovo in cammino per raggiungere la chiesa cattolica a Rapid City (anche se, per dover di cronaca, ce ne sono almeno 3 che io sappia!)
Fu una scelta funesta, perche' stavo andando a beccarmi giusto l'unica chiesa in cui si usa fare la messa tradizionale latina.
Per chi non vi abbia mai partecipato, e' un martirio.
Non si capisce una mazza, tranne la predica del prete se sei un americano o un inglese o se parli molto bene codesta lingua, e' sempre un su e giu' continuo senza sapere il perche', la comunione e' lunghissima perche' hanno un loro modo particolare per riceverla.
Insomma, 1 ora e mezza di supplizio senza riuscire ad entrare nel clima che una messa cerca di creare. Voto, 4.
Ma e' stata un' esperienza, anche se, nel caso qualcuno mi avesse chiesto come la pensavo subito dopo l'uscita dalla chiesa, probabilmente l'avrei mandato a cagare.
Torno a casa mogio mogio, non so perche', forse a causa del cielo plumbeo e con pochi margini di miglioramento, e una volta at home apprendo che il pomeriggio mi avrebbe riservato un bel po' di vita turistica. Vado con ordine.

Partiamo alle 12.30 alla volta del Mount Rushmore, conosciuto in tutto il mondo come il monumento ai 4 presidenti (sono 4, non 3!)
Ci fermiamo in un locale stile pub ma con ristorante annesso affianco alla sala bar, molto carino e con una tipica atmosfera americana: teschi di animali alle pareti, cimeli del west, muri in legno, locandine di film western, e per giunta un gruppo di vecchi proprietari di macchine antiche con relativa casacca gialla di riconoscimento!
Mi appresto a scegliere il cibo, ma la scelta e' dura: cosa scegliere tra un Hamburger con formaggio, carne e pancetta e uno Smothered Burrito con carne, olive e formaggio e con fagioli con salsa affianco??
Sembrava piu' curioso, dunque ripiego sul Burrito.
Mi si presenta un piatto enorme con quello che sembrava un pollo morto con sopra lineette gialle e bianche di non so che, olive ed un miscuglio solido marroncino che dovevano esser fagioli.
Penso: "Fanculo ho sbagliato ancora piatto.." ed invece mi ricredo al primo morso.
Il burrito e' fenomenale, le lineette sconosciute sono formaggio quasi insapore (meglio, si sente di piu' il burrito!) ed i fagioli con la salsa piccante sono la fine del mondo!
Mangio mangio e ancora mangio, ed alla fine finisco. Un'impresa gli ultimi morsi, la pietanza (soli 8 dollari) ti riempie a chiodo.
Ad onor di cronaca, l'effetto "riempiente" della pietanza fara' si che il sottoscritto la sera stessa mangi una carota e una banana. No comment.

Cibatici, partiamo alla volta dei nostri amiconi presidenti rocciosi.
Vi diro', alla loro vista non mi sono emozionato come pensavo.
Non sono nulla di straordinario. Belli certo, ma non hanno quelle dimensioni enormi che forse alcuni di noi credono. Anche se ora posso dire di aver visto il Mount Rushmore e ne sono orgoglioso!
Prese giusto 3-4 foto, muoviamo verso il Crazy Horse Memorial, monumento voluto per Cavallo Pazzo e che sta venendo scolpito nella roccia con dimensioni immense. Solo la testa, e' grande 3 volte il monumento ai 4 presidenti.
Ma anche qui l'effetto immaginato non si realizza. Non sento brividi, non mi sneto minuscolo, non mi sorprendo piu' di tanto. Certo, e' bello e mi piace chiedermi come cavolo fanno a portare avanti un'opera del genere. Ma li' mi fermo.
Peccato.
Ritrovero' presto le mie emozioni.

Ci dirigiamo infatti verso il Custer State Park, dove speriamo di vedere qualche bisonte. I "Buffalo" come li chiamano qui. Scusate dunque se scrivero' bufalo invece che bisonte, qui son sinonimi!
Dopo 45 min di strada montuosa, zero bufali. Solo tanti daini, tant'e' che dopo i primi 2-3 mi ero rotto le palle anch'io di vederli (anche se da italiano la vista di un solo scoiattolo mi gasa), e qualche tacchino selvatico.
Il panorama invece era stupendo: colline coperte di erba gialla, alta 30 cm, che ondeggiava quando una calma brezza spirava dal cielo. Sulla cresta delle colline, si ergono i pini, alcuni in gruppo, altri solitari, come delle vecchie vedette piantate li', per fare la guardia a quei posti nei decenni.
Dopo molti saliscendi immersi in questo paesaggio, mai monotono, svoltiamo l'angolo della casa dei ranger e ci imbattiamo in uno spettacolo che mi fa esclamare come un bambino: Uauuuuu!!

Una trentina di bisonti che pascolano ad un metro dalla strada, incuranti del nostro arrivare e per nulla infastiditi dall'uomo. Restano comunque animali pericolosi, quindi placo la mia sete di avventura e rimango in macchina mentre passiamo in mezzo alla mandria.
Tiro giu' il finestrino e scatto qualche foto. Anche se le immagini piu' belle rimangono negli occhi.

Entusiasta di aver raggiunto il mio obiettivo, vedere dei bisonti nel loro territorio naturale, accompagno i miei mentori in una breve passeggiata che ci porta sulla cima di una collina.
Avevo delle immagini nella mia testa, immagini create durante le mie letture, del territorio in cui vivevano i Sioux. Immagini molto simili a quelle che ho visto.
Vederle dal vivo pero' mi ha fatto realmente capire perche' quella gente ha combattuto, ed ha dato la vita per un pezzo di terra.
Non e' una terra come tutte le altre. Lo dico anch'io che qui non centro nulla.
Ora so perche' si comportavano cosi', e non posso far altro che ammirarli con uno spirito ancor piu' comprensivo.

Arrivato in cima alla collina, scatto qualche foto. Anche se le immagini piu' belle rimangono nel cuore.

domenica 1 marzo 2009

Ready for the fight!

Now, I'm ready for the fight!
Yes, perche' finalmente ho una macchina sotto il culo. Non proprio per ora, perche' devo attendere di avere una targa ed un'assicurazione, ma e' questione di pochi giorni.
Quel che conta e' che ho una macchina!
Non mi ricordo il nome, credo una Buick o qualcosa del genere, anno 1994, cambio automatico, sedili in pelle, larghissima, e con il portabibite rotto!
Al venditore ho detto: I don't use to drink while I'm driving!
E lui si e' messo a ridere.
Ok, risolto al 90% il nodo macchina sono piu' tranquillo. La giornata era partita meglio, credendo di riuscire a visitare il Mount Rushmore (i 3 presidenti, tanto per capirci!) ma illudendomi perche' in realta' avrei passato 3/4 della giornata a girare negozi di auto usate.

Una giornata stupenda tra l'altro: fuori c'erano 8 gradi, un bel sole illuminava le colline sopra Rapid City ed era l'occasione giusta per fare qualche foto.
E cosi' ho fatto!
Il paesaggio era stupendo, mi sono tornate in mente le immagini che il mio cervello mi costruiva mentre leggevo i libri sulla storia indiana, identiche.
Mi son meravigliato di quanto fosse grande la somiglianza tra le mie immagini e la realta'.
Uscito da quato momento di immaginazione, son tornato alla realta' e mi son trovato coinvolto in una curiosa cerimonia:
un signore americano sposato con un'indiana veniva riconosciuto portatore dei valori della comunita' dei Sioux Oglala nel paese, in qualita' di insegnante di bambini e di rappresentante della comunita' in quest'ambito.
Non molta gente, poca anzi, ma un atmosfera mai provata.
C'era qualcosa di noto, la condivisione del cibo, i canti, lo stare assieme.
Ma c'erano cose mai provate: il luogo, una scuola. Il cibo, carne di bisonte e pure' con fagioli. La musica, suonatori di tamburo indiani con le loro voci incredibilmente acute e le loro percussioni ritmiche che piano piano di rapiscono. Un'aura di "indiano" nel benedire l'operato del tipo con una penna d'aquila ed una coperta con raffigurato un bisonte.
Tutto ruota attorno al bisonte.

Anche l'aquila e' un animale sacro qui.

Il bello e' che, prima di mettere piede nella scuola, alzo lo sguardo al cielo e vedo un'immensa nuvola nel cielo.
Assomiglia perfettamente ad un aquila.