Mettetevi comodi e gustatevi la lettura!
Lo faccio anch'io, mi metto comodo, ho i piedi freddi perchè le scarpe erano un pò bagnate forse, quindi mi sistemo sopra un bocchettone dell'aria calda, ed inizio la mia dettagliata narrazione dei fatti.
Del fatto: il mio ritorno a casa. Quello che solitamente è un quarto d'ora di strada, ormai i tempi del rally erano finiti, che però oggi pomeriggio si sono trasformati in 45 minuti di dura battaglia tra me ed il clima ostile.
Avevo postato l'allerta meteo che davano da qualche giorno a questa parte, e mai previsioni si rivelò più corretta.
La mattina solo pioggia per fortuna: non che andare a lavoro mi sia costato meno fatica, ma almeno la pratica è stata risolta in venti minuti anzichè 15. E' stato quasi divertente guidare in mezzo al fango creato dalla pioggia, ad un certo punto guidavo al contrario. Se giravo a destra la macchina andava a sinistra, e viceversa. Dunque, per girare a sinistra voltavo a destra ecc. Nessun problema particolare apparte una curva tirata un pò lunga e percorsa con la macchina a 45° sulla strada, ma nulla di che. Cose divertenti per Manu!
Il bello arriva alle 14.20 locali, quando dopo ripetuti consigli del premuroso Staff della Lakota Funds decido che è opportuno tornare a casa. Con un unica ragione per tornare a casa sano e salvo, mi vesto da esploratore polare (ancora senza guanti dannazione eterna, la mattina non era particolarmente freddo!) ed esco.
Almeno, provo ad uscire: il portone giù sembra bloccato, e solo con una carica stile "ariete" riesco ad aprirlo di venti cm, per poi vederlo richiudere a causa del vento. Mi dico "Ah benon.." e riprendo la mia lotta. La neve blocca lo scorrimento, il vento facilita il compito, ma l'indomito sottoscritto apre e se ne esce.
Subito dopo, sul marciapiede innevato rischia grosso: il vento, liberi di non crederci ma è così, tira via le gambe e per poco infatti non cado per terra a causa di questo. Raggiungo la macchina incolume e ridendo dicendo "Zio bo vedi te che storie.."
Poi mi sarebbe passata la voglia di ridere, sarebbe comparsa quella di imprecare, o di essere da tutt'altra parte.
Monto in macchina, ingrano la retro, accelero e non accade nulla. Invece di muovermi, rimango fermo. Realizzo di avere chissà quanta neve sotto ed allora provo la tattica "muovi il volante in tutte e direzioni finchè non scavi un solco per terra e puoi uscire". Nome poco militare per una tattica, i miei piani verrebbero sempre bocciati nell'esercito, però efficace. Riesco ad uscire, e mi avvio sulla strada. Per Kyle il traffico è quasi normale, ma a velocità dimezzata (dimezzata solo perchè si corre piano lo stesso a causa delle scuole!)
Corro, accendo lo spannavetro anteriore a chiodo, per poi spegnerlo non so perchè. Metto su un pò di musica country che avrebbe distratto un pò i nervi durante la corsa. Corsa: vado pianissimo, in salita accelero al massimo per non rimanere fermo e raggiungo la cima della collina che domina Kyle. Vado giù piano, e mi trovo sul rettilineo che mi porta a casa. Sfortunatamente, il vento, che a volte scuote anche la macchina, cambia direzione, e mi getta tutta la neve in faccia. Attacco i tergicristalli, ma faccio un'enorme, anche se necessaria, cagata: uno di essi a causa del congelamento credo si stacca a metà del giro. E' una brutta perdita, rimango senza un tergicristallo, quello dalla parte guida. Sono mezzo fregato, perchè tra foschia creata dalla neve, gocce sul vetro e appannamento non vedo assolutamente nulla. Specchietti e vetri dietro ghiacciati, sono isolato. E' come essere ciechi ma alla guida di una macchina. Provo a frenare di colpo per approfittare di una piazzola di sosta tra i campi, ma la luce è rossa: inchiodare lì è come andare per fossi, quindi riduco i danni e proseguo fino alla piazzola successiva, accendendo lo spannatore e lasciando acceso l'altro tergicristallo per vedere almeno dall'altra parte. Fermo la macchina e sono intenzionato a scendere per recuperare il pezzo perduto.
Apro la portiera un pò alla cieca, d'altronde, come cazzo faccio a capire se viene su qualcuno con gli specchi gelati e la foschia??
Mi va bene, nessuno mi porta via la portiera, ed esco. Ovviamente appena apro la porta mezzo chilo di neve si fionda in macchina e sporca tutto, ma poco mi importa, ho altri pensieri per la testa rispetto alla nettezza urbana.
Rammento a tutti che ho il Woolrich: il berretto, e il cappuccio del giubotto fatto sopra col pelo all'interno. Non serve a nulla: devo tenere il cappuccio con le mani (senza guanti di nuovo)perchè se no volerebbe chissà dove, e devo camminare controvento. Un inferno, la neve sugli occhi fa male, e devo camminare alla cieca a bordo strada, con lo sguardo per terra e le mani congelate.
Cammino, anzi corro per alleviare le sofferenze, per 100 metri, ma di "Tergy" non c'è traccia. Solo ora da pirla penso a chissà dove il vento l'avrà portato.. Sconsolato, mi toccherà comprerne uno o vendere la macchina a prezzo minore (sigh..!) e mi toccherà guidare fino a casa in chissà quali diavolo di condizioni avverse.
Salgo in macchina, ma mi rendo conto mentre cerco le chiavi di star perdendo la sensibilità delle mani. Le guardo, ed hanno un colore stranissimo, color fagiolo. Non mi piace per niente, inizio a fatica a fare movimento con le dita, accendo lo spannatore ad 80 Fahrenait e mi scaldo per 5 minuti. Riprendo la sensibilità, e provo a tornare a casa. Per fortuna il vento cambia un pò, ma mi tocca guidare con il corpo spostato a destra, per vedere qualcosa dove l'unico tergicristallo mi dona visibilità.
Entro nella strada fangosa che porta al B&B. L'ultimo grande ostacolo per l'intrepido Manu.
La strada è un misto di poltiglia nevosa e fango. Molto fango. Per un pò mi va bene, poi però incontro un tratto che non da scampo alla macchina. Si impantana, e perde sempre più velocità nonostante acceleri a più non posso. La macchina si ferma. Impreco moderatamente, forse mitigato dalla musica country che maledico dentro di me, e provo una riedizione del piano di prima: "accelera a chiodo, muovi il volante e fai una retro, poi vedi cosa succede".
Il piano concepito dalla mia mente geniale funziona, e dopo aver girato il volante al massimo riesco a guadagnare una porzione di fango leggermente più solida sul campo adiacente. Metto le ruote li e saluto quella merda di pozza. Procedo male, incontrando buche che minano le sospensioni, con metà ruote sul fango e metà sulla neve infida.
Percorro così 2 miglia fino a quando arrivo all'ultima presa in giro, la salitella finale. Ci sono due strade da percorrere, una bucosa che non faccio mai, e quella principale. Non mi avvedo che, in questo caso, quella principale è la peggiore, mentre quella bucosa offre qualche speranza in più. Come d'abitudine, mi inerpico per quella principale, ma rimango presto, e forse definitivamente, impantanato su una pozza che sembra non lasciare scampo.
Mi vedo già costretto a lasciare Majinbuick li a morire per la notte, ed io a camminare nel fango fino alle caviglie per tornare a casa, gli ultimi cento metri, in mezzo alla bufera.
Poi sopraggiugne il Kaaroth che c'è in me, e mi dico "Col cacchio, provo un'altro piano!". E' la volta del piano "Vai in retro alla massima potenza per cercare di riguadagnare la strada bucosa ma sicura". Ci provo, ma dirlo è facile, farlo un altra. Mi ricordo quando Lorenzo si impantanò a casa Lazzaro. Se voi, cugini, state leggendo, lasciatemi dire che quella era una cagata in confronto!!
Vado avanti ed indietro fino a che posso, con l'unico risultato di scavare un fossato con le ruote e di sgommarmi merda sul parabrezza, che ora è bianco di neve per metà, e onto di fango per intero! Gran bello schifo di macchina!
Con un colpo di reni però riesco a far salire alla macchina uno sperone di fango, che mi consente una manovra di aggiramento della strada bucosa. A costo di una grossa buca, la guadagno e mi sento in salvo. Mi do il cinque, la commozione sale per un'impresa che si pensava impossibile e che invece è riuscita, e sono a casa finalmente.
Dal caldo delle mura domestiche ammiro con triste orgoglio Majinbuick, che a costo di danni vari (oggi si è beccato anche una grandinata sottile) mi ha portato a casa. Ora è impresentabile, il fango seccherà e la neve congelerà. Non voglio immaginare mercoledì mattina (domani non vado a lavoro neanche se mi pagano..) come dovrò guidare quel catorcio..
Voglio fargli una foto per ricordare la battaglia, ma il tempo ostile non mi permette nemmeno questo: non riesco ad aprire la porta di casa a causa del vento, è incredibile.
Ancora adesso, mentre scrivo sento il tavolo tremare, con le raffiche più forti.
Spero di salvare la pellaccia anche stavolta, ho una ma grande ragione per farlo!
Vi porgo i miei infangati, innevati e ventati saluti,
Kaaroth
4 commenti:
Sei fuoriiiiiii.....!!! ti distruggi l'auto da solooooo....!!! ma che tempaccio c'è????? nevicaa???? ooooooo ,a sei in un paesino abbandonato dal mondooo....!!! Grande manu
Rispondo alle domande con ordine:
- Sei fuori? Si!
- Nevica? A chiodo! Stamattina ho buttato lo sguardo fuori ed avevo una cresta di neve formata dal vento alta quasi 1 metro, il resto saranno 15-20 cm immagino..
- Grande Manu.. Grazie! :)
Resisterò!! Continuerò a spalare neve che entra dalle fessure ma ce la farò!
Ottimo Manu, grande prova alla Miki Biasion (http://it.wikipedia.org/wiki/Miki_Biasion)
Bella Beppe, ma preferisco alla.. Manu McRae Rally (perchè rally è diventato il suo secondo nome!)
Oppure alla Manu Loeb! :)
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