venerdì 20 marzo 2009

Ridwan di Aleppo

Scusate la mia scarsa attività, ma durante la settimana le esperienze che si vivono sono più o meno sempre le stesse dunque.. Mi ridurrei a fare un copia incolla che non interesserebbe a nessuno! Ora provo a fare un sunto di ciò che non ho detto in questi giorni..

Anzitutto, mi scuso con il lettore, ed anche con il visore (in riferimento a coloro che vedono le mie foto) se l'attenzione di questo periodo è puntata su eventi culinari. E' una cosa strana, mi sveglio al mattino per fare colazione, non vedo l'ora che arrivi mezzogiorno perchè alle 10 sento già fame, non vedo l'ora che arrivino le 7 perchè così inizio a cucinarmi qualcosa quindi.. Ho sempre il cibo in testa! Credo sia perchè devo ancora adattarmi qui: se così non fosse, e dovessi rimanerci più tempo, credo impazzirei! Sempre al cesso e con qualcosa da mangiare in bocca..
Riflettevo tra me e me, pensando a ciò, anche su una problematica importante:
l'indiano medio (o stereotipato, meglio) viene visto come grasso, obeso e incline al suicidio.
E' una cazzata, chiariamoci, ma chi più chi meno spesse volte affronta questi problemi nelle riserve indiane. Perchè? Ve lo dico io.
Se non hai un cazzo da fare, perchè non hai un lavoro, o perchè il tuo migliore amico abita a 10 miglia da casa tua, non sai che pesci pigliare. E cosa puoi fare quando non hai pesci da pigliare? Mah, guardare un pò di tv, leggere un libro..Magari accompagnati da un pezzo di pane, da qualche patatina, del formaggio.. Te bècoi de qua e deà, come che fa Berso..
Il fatto è che dopo ti abitui, e mangia oggi mangia domani, ingrassi. E gli indiani tendenzialmente, per come li sto vedendo, sono sovrappeso.
Poi cosa fai di sera, se non sai che pesci pigliare? Beh, puoi guardare la tv, leggere un libro..Magari accompagnati da un goccio di "uischi", di rum, o di che cavolo vuoi..Il fatto è che dopo ti abitui, e bevi oggi bevi domani, diventi alcolizzato.
Ed è un problema molto serio da queste parti.
Infine, i suicidi. Questi non si accompagnano alla tv o ai libri come finora ho supposto, ma sono sintomo, a mio modo di vedere le cose, oltre che di scoramento per una situazione socio-economica poco florida, di noia.
Quando sei allegro, impegnato, mille cose per la testa, la tua mente non ha l'idea del suicidio: semplicemente, non c'è posto per essa! Qui invece, con le giornate lunghe a trascorrere, con le praterie al fianco, con poche possibilità di divertimento, i 3 problemi che ho citato si amplificano.
Questa la riflessione che ho fatto tra me e me l'altro giorno..

Tornando a noi, sono contento perchè domani mancherà un mese al mio ritorno! Ho anticipato la data al 22 anzichè al 29, sintomo che, anche dopo le prime 2 settimane di ambientazione, col cazzo che voglio rimanere qui..
Me le ricordo le parole famose di tutti prima di partire, quando ero smonatissimo.. "Vedrai che quando partirai non vorrai più tornare.." Col ciccio!! Torno e di corsa anche! Spero che quel giorno arrivi presto diamine, mi mancano molte cose, cibo apparte.

Ricordo il calcio. Credo di non esser mai stato senza pallone per così tanto tempo nella mia storia recente, vale a dire dai 15 anni in avanti. E' incredibile. L'altro giorno sono andato a fare una corsa per supplire all'assenza di moto. Bello, per carità, ti muovi, ma niente a che vedere col divertimento del calcio.
Qui un campo devo ancora vederlo, non è uno sport diffuso..
E con le scarpe da trekking correre, dopo 15 minuti, diventa un inferno, un male ai piedi che non immaginate..Quindi è un piano verosimilmente abolito di qui in avanti.
Torno alle mie flessioni. Che potensa.

Va bè, siccome sto scrivendo dal cesso mentre esplico e la linea non è il massimo, chiudo tutto e ci sentiamo più avanti!
Gudbai!

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