mercoledì 25 marzo 2009

The day after

Sono finito. Divisione in sillabe: fi-ni-to. Spelling: f-i-n-i-t-o.
Questo schifo di giorno mi ha riservato gentilmente una barca di fatiche. La sveglia suona alle 6.30, conscio del fatto che, se il tempo mi permetterà di andare a lavoro, avrò il mio bel da fare per sghiacciare la mia carriola. Alle 7.20 sono fuori di casa, ed inizia il bello. Fortunatamente Majinbuick parte, almeno quello. Esco fuori ed inizio a grattare (o raspare) via il ghiaccio dal vetro con il coso per girare le frittate (non so come si chiami, gli darò un nome: il coso. Così ci capiamo senza giri di parole infiniti). Poi, passo alle ruote. Immagino che non sarà tutto rose e fiori, che ci sarà sicuramente fango ghiacciato e neve tra ruote e terreno, e così è. Provo di tutto: calci, badile, colpi di manico di scopa (fino a che non l'ho rotto..) pentolate di acqua bollente, ma è tutto inutile: quando torno in macchina e do gas in retro, non si schioda di lì. Fortunatamente, secchiata dopo secchiata, sembra che l'acqua diminuisca lo spessore del lastrone che impedisce all'anteriore destro di girare. Mando a cagare la nettezza di guanti e Woolrich e metto le mani li sotto, divento supersayan per lo sforzo ed estraggo un lastrone. Avrei voluto fotografarlo per vedere che bestio era: sarà stato 40 cm di altezza e tra i 5 ed i 15 in larghezza. Questo ricordino era incastrato sulla ruota, il che le impediva la mobilità.
Dopo questo primo sforzo giornaliero, sono le 8 meno 15, in perfetto orario per partire in un giorno di sole. Non in questo giorno però. Parto, prendo la rincorsa per affrontare la strada coperta di neve, faccio lanciato 5-6 metri e poi ciao. Inchiodato tra fango e neve. Inizio a imprecare, provo i piani varati giorni fa nel fango ma stavolta falliscono. Ci provo per 3 minuti di seguito, poi demordo, consapevole del fatto che la macchina non si sarebbe mossa.
Scrivo una mail a lavoro comunicando che oggi non mi sarei mosso da casa.
Poi, incazzato, vado dai padroni, gli inculo una pala, ed inizio a scavare attorno a Majinbuick. Sembro un soldato che scava una trincea, ma un soldato incazzato. Ero nervoso per tutta sta neve di merda che mi impediva di muovermi. Scavo con il badile, scavo con il coso, scavo persino con un passerino (quello per tenere le cose grosse e buttare via i liquidi) per arrivare fin sotto l'auto. Ma nulla mi è utile per smuovere la macchina. Alle 9.15, dopo 1 ora e 15 min di spalamento, mi ero ormai spalato anche i maroni quindi rientro in casa.
Dove non faccio in tempo a scrivere un pò di tesi, a leggere un pò qua ed un pò la, che mi assoldano i padroni del B&B per spalare la neve della strada di casa.
Che è anche la mia dopotutto, quindi lo faccio.
Lì, impieghiamo 1h e 45 min assurdi per spalare una ventina di metri di neve, in alcuni tratti alrove alta 80 cm.
Massacrato, ho la schiena a pezzi e le mani anche. Per nota di cronaca riporto che il giorno precedente mi ero allenato, dunque le braccia andavano già abbastanza per conto loro. Non bastasse, beccati lo spalamento..

E' il giorno del 3 oggi: 3 ore a spalare, 30 minuti per far partire Majinbuick, 3 volte ho messo i guanti ormai logori ad asciugare nell'asciugatrice.. e poi mi son mangiato 3 etti di pasta per compensare le energie perse!
Almeno quello.. poi, non era tantissima!

Ora, dopo aver tolto la macchina dalla pozza, e dopo aver fatto qualche foto per documentare il lavoraccio svolto, cerco del riposo, ma credo troverò solo tesi da scrivere.

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